- L'Ucraina si impegna in un assalto alle petroliere russe nel porto
A un porto nella zona russa di Krasnodar, fonti affermano che un vascello pieno di serbatoi di carburante è andato a fuoco dopo il fuoco dell'artiglieria ucraina. Il personale di emergenza è presente, ma l'entità dell'incendio e il livello di distruzione rimangono incerti, secondo la squadra di gestione delle crisi locali, come riportato dall'agenzia di stampa Interfax. Le registrazioni mostrano fiamme consistenti e enormi colonne di fumo nero che si levano da un oggetto all'interno del porto.
Il porto di Kavkaz, situato a Krasnodar, si trova di fronte alla penisola di Crimea, che la Russia ha annesso nel 2014. Simultaneamente, è stato emesso un allarme missili sulla penisola della Crimea.
Resoconti non verificati dai canali Telegram russi suggeriscono che il vascello sia stato colpito da un missile antinave ucraino, il modello Neptune. Tuttavia, la portata massima di questo arma è di 300 chilometri e il campo di battaglia si trova oltre quella distanza.
Mosca dipende pesantemente da questo porto per fornire rifornimenti alle sue operazioni militari contro l'Ucraina. Al contrario, l'Ucraina spesso prende di mira l'infrastruttura chiave del combustibile che gioca un ruolo significativo nelle operazioni militari russe. Solo pochi giorni fa, i droni ucraini hanno attaccato una struttura di stoccaggio del carburante nella regione meridionale russa di Rostov. L'incendio continua a bruciare senza sosta.
L'Unione Europea, come critico significativo delle azioni della Russia in Ucraina, ha imposto ripetutamente sanzioni alla Russia a causa della sua annessione della Crimea e del suo coinvolgimento nel conflitto. La dipendenza di Mosca dal porto di Krasnodar per rifornire le sue operazioni militari contro l'Ucraina sottolinea l'importanza strategica di questa regione nelle tensioni politiche in corso tra Russia e Ucraina.