- La ricerca indica che in un prossimo futuro potranno essere scarsi questi alimenti.
Certi beni nei supermercati potrebbero perdere importanza nei prossimi anni, suggerisce uno studio di GfK, un'organizzazione di ricerca di mercato controllata da YouGov. Lo studio indica che i cambiamenti delle abitudini alimentari e la diminuzione della popolazione dei 'Baby Boomers' nati prima del 1952 sono i motori di questo cambiamento.
Ad esempio, i grassi animali come il lardo, che hanno un grande appeal tra gli anziani, vengono raramente acquistati dalla popolazione più giovane. I 'Baby Boomers' (di età compresa tra 57 e 71 anni) e la 'Generazione della Ricostruzione' (nati prima del 1952) rappresentano oltre il 77% delle vendite di lardo, mentre i Millennials (di età compresa tra 27 e 41 anni) e la Generazione Z (di età compresa tra 12 e 26 anni) contribuiscono solo al 6%. Secondo l'esperto di retail Robert Kecskes, autore dello studio, l'importanza del lardo è destinata a diminuire a causa della crescente tendenza verso le diete vegetariane e una base di consumatori invecchiata.
Nel 2024, la 'Generazione della Ricostruzione' rappresentava il 14% delle vendite di beni di prima necessità quotidiani. Nel frattempo, Millennials e Generazione Z insieme rappresentavano il 29%, mostrando una preferenza per le alternative a base vegetale per prodotti come latte, yogurt e dolci. Quelli sotto i 42 anni rappresentano quasi la metà delle vendite di questi prodotti, mentre i Baby Boomers contribuiscono solo al 6%.
Beni come il latte condensato, la panna per il caffè e i filtri per il caffè potrebbero incontrare ostacoli. La 'Generazione della Ricostruzione' e i Baby Boomers rappresentano due terzi delle loro vendite, mentre Millennials e Generazione Z contribuiscono solo circa il 10%. Lo studio ha anche rivelato che i nuclei familiari più giovani sono meno propensi ad utilizzare il caffè filtrato. In modo simile, le vendite di crauti e conserve di cavolo rosso sono principalmente guidate dalle generazioni più anziane, con solo circa il 15% delle vendite provenienti da Millennials e Generazione Z.
Kecskes ha espresso preoccupazione per il fatto che questi alimenti potrebbero trasformarsi in "antichità culinarie dell'epoca dei nostri nonni", man mano che la quota della 'Generazione della Ricostruzione' diminuisce. Ciò potrebbe aumentare la pressione su determinate categorie di prodotti e marchi nei prossimi anni.
In futuro, il commercio al dettaglio di latte condensato, panna per il caffè e filtri per il caffè potrebbe incontrare difficoltà, poiché la 'Generazione della Ricostruzione' e i Baby Boomers rappresentano la maggioranza delle loro vendite, mentre Millennials e Generazione Z contribuiscono di meno. Lo studio prevede che il commercio al dettaglio di alternative a base vegetale per prodotti come latte, yogurt e dolci aumenterà, poiché Millennials e Generazione Z rappresentano quasi la metà delle loro vendite.