La Cina mette in guardia dalla tendenza ad auto-perpetuarsi dell'isolamento dalle economie occidentali.
Discutendo questioni commerciali al "Summer Davos" a Dalian, Li ha contrattaccato critiche secondo cui la predominanza cinese nelle industrie verdi come EV e pannelli solari porta a inondare il mercato.
Ha avvertito contro il solo concentrarsi su interessi nazionali e ha avvertito contro tattiche storiche di decoupling, affermando che questo avrebbe aumentato costi societali e economici globali, portando i paesi in un ciclo dannevole di competizione crescente per un mercato in contrazione.
Questi sono le parole di Li Keqiang, il secondo leader cinese dopo Xi Jinping, dopo che il Canada ha deciso potenzialmente di applicare tariffe su EV cinesi, citando concorrenza non equa a causa della politica di sovraffioramento statale cinese. Il Canada avrà un periodo di consultazione pubblica di 30 giorni a partire da questo mese per esaminare eventuali contromisure.
Di recente, la amministrazione Biden ha aumentato le tariffe su importazioni cinesi di EV dal 25% al 100%, con l'obiettivo di proteggere il lavoro e la manifattura statunitensi. Le vendite cinesi di EV negli Stati Uniti rimangono insignificanti.
Tuttavia, le difficoltà per i produttori cinesi di EV si sono aggravate quando un mercato maggiore ha adottato misure simili settimana dopo settimana. L'Unione Europea (UE), il maggiore importatore di EV cinesi, ha annunciato tariffe provvisorie supplementari questo mese, accusando la Cina di supporto ingiusto per le aziende che danneggiano i costruttori automobilistici europei.
Entrambe le parti hanno concordato di aprire trattative su un potenziale compromesso prima che le tasse entrassero in vigore a novembre, secondo Reuters.
Il Global Times, un vocale outlet di Stato cinese, ha riportato domenica che il migliore esito sarebbe che l'UE ritirasse la decisione prima del 4 luglio, data in cui le tariffe sono programmate per entrare in vigore.
Le difficoltà commerciali crescenti della Cina coincidono con un economia rallentata, gravata dal settore immobiliare critico, che una volta rappresentava fino al 30% dell'attività economica.
Nonostante questi sfide, Li ha mantenuto un'ottimista prospettiva durante la sua dichiarazione ai leader d'affari mondiali. Ha promosso la Cina come un mercato rentabile, evidenziando il suo status di "grande mercato aperto". Inoltre, ha espresso ottimismo, indicando che l'economia ha mostrato "promettenti segni di ripresa" all'inizio dell'anno, con un crescito solido del 5,3% nel primo trimestre.
"Questo momento positivo è previsto per continuare nel secondo trimestre, e possediamo la fiducia e la capacità di raggiungere il nostro obiettivo di crescita economica annuale di circa il 5%", ha concluso.