La Cina denuncia l'UE per le tariffe punitive sulle auto elettriche
Il boom dei veicoli elettrici in Cina sta causando preoccupazione tra i costruttori di automobili e i governi dell'UE, che hanno temporaneamente imposto tariffe. La Cina ha ora presentato un reclamo alla WTO. Se l'UE imporrà restrizioni più lunghe alle importazioni, aziende come BYD potrebbero faticare ad entrare nel mercato europeo per anni.
Nel contenzioso sulle sovvenzioni statali per i veicoli elettrici, il governo cinese si è rivolto all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) per contestare i dazi antidumping dell'Unione Europea (UE) sui veicoli elettrici dalla Cina. Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che le misure dell'UE violano le regole dell'OMC e minano la cooperazione globale sulla lotta al cambiamento climatico.
Il ministero ha invitato l'UE a correggere immediately le sue "pratiche errate" e a lavorare insieme per mantenere la stabilità della cooperazione economica e commerciale tra Cina e UE, nonché la stabilità delle catene di fornitura e industriali dei veicoli elettrici.
La Commissione UE ha imposto dazi provvisori sui veicoli elettrici cinesi all'inizio di luglio, accusando la Cina di concorrenza sleale attraverso alti sussidi. Questi dazi sono validi per un massimo di quattro mesi a partire dal 5 luglio, dopo i quali verrà presa una decisione sulla possibilità di imporre dazi per un massimo di cinque anni. Si attende una decisione in autunno. I membri dell'UE devono presentare le loro opinioni sui dazi provvisori entro la prossima settimana attraverso una procedura di consultazione.
Questo voto non è vincolante per la Commissione UE e non impegna gli Stati membri a un voto successivo sulla definitiva imposizione dei dazi. Il governo tedesco ha riserve sui dazi, poiché ci sono preoccupazioni che le case automobilistiche tedesche e l'economia nel suo insieme possano soffrire per gli impatti o le eventuali contromisure della Cina. Si spera quindi che la Commissione UE raggiunga un accordo con la Cina nei prossimi mesi.
Il contenzioso in corso sulle sovvenzioni per i veicoli elettrici sta mettendo sotto pressione l'economia dei costruttori di automobili dell'UE, che temono l'impatto a lungo termine delle restrizioni alle importazioni sulle aziende cinesi come BYD. Il Ministero del Commercio cinese ha invitato l'UE a correggere le sue pratiche, sottolineando l'importanza di mantenere la cooperazione economica e commerciale tra le due regioni.