Il prezzo delle azioni della piattaforma di social media collegata a Trump risponde a un recente incidente di sicurezza
Le azioni del Trump Media & Technology Group (DJT) hanno registrato un iniziale aumento del 5% nella sessione pre mercato di lunedì, a seguito dell'incidente di sicurezza del weekend. Tuttavia, nella sessione pomeridiana, le azioni sono scese del 4%.
Il mercato ha reagito in modo diverso rispetto all'incidente di luglio al rally di Trump in Pennsylvania, dove ci fu un tentativo di assassinio. Dopo l'incidente, in cui Trump ha dimostrato resilienza, le azioni di Trump Media sono salite fino al 50% nel giorno successivo, chiudendo con un aumento del 31%.
Gli analisti spesso paragonano Trump Media a un 'titolo meme', poiché prospera di più sull'opinione pubblica e sulla hype che sui fondamentali finanziari. Nonostante generi pochi ricavi, la piattaforma social conservatrice mantiene un valore di mercato di miliardi di dollari.
Trump stesso ha scatenato l'ultima ondata di volatilità del mercato lo scorso venerdì, confermando di non avere intenzione di vendere le sue azioni.
In una conferenza stampa, Trump ha risposto a una domanda di un reporter dicendo: "No, non sto vendendo. No, mi piace così".
La scadenza imminente delle restrizioni di lock-up, che impedivano a Trump e ad altri insider di vendere le loro azioni, ha influito sul titolo per settimane. Dopo le dichiarazioni di Trump, il prezzo delle azioni è salito fino al 30%, causando due fermate temporanee del trading da parte di Nasdaq. La giornata si è chiusa con un aumento del 12%, il suo miglior risultato delle ultime tre settimane.
Trump ha espresso la sua rabbia verso Nasdaq per la fermata del trading, suggerendo attività sospette.
Tuttavia, le fermate del trading sono comuni nel mercato azionario americano, guidate dalle regole federali che introducono un periodo di timeout per i titoli che registrano bruschi aumenti o diminuzioni del prezzo.
Gli investitori che hanno acquistato Trump Media al suo debutto pubblico