Solo un mese fa, l'umore sui mercati azionari era scarso. Ma la situazione è cambiata: Martedì il Dax ha raggiunto un nuovo record, sostituendo un record che risaliva a pochi mesi prima. - Il Dax raggiunge un nuovo record
Spinto dalla prospettiva di un possibile calo dei tassi di interesse di riferimento, il DAX ha superato martedì il suo record di quattro mesi fa. L'indice principale è salito dello 0,88% a 16.548,69 punti, superando il record stabilito a fine luglio, che era di poco inferiore a 16.529 punti. Continua quindi il rally di fine anno.
Nel solo mese di novembre, il Dax ha guadagnato il 9,5% del valore. Partendo dal minimo intermedio di ottobre, che con 14.630 punti era vicino al minimo dell'anno di marzo, ha guadagnato circa il 13%.
Il motivo più importante per acquistare nelle ultime settimane è stata la speranza che la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve statunitense abbiano terminato i loro aumenti dei tassi di interesse e inizino a ridurli l'anno prossimo. Gli investitori sperano che il calo dei tassi d'interesse possa dare una spinta all'economia, dopo che di recente la pressione inflazionistica si è notevolmente attenuata. Poiché l'inflazione eccessiva è dannosa per l'economia, la banca centrale ha dovuto prendere delle contromisure aumentando i tassi di interesse di riferimento.
Il mercato azionario spera in un ulteriore segnale dagli USA
I mercati prevedono ora un taglio dei tassi di interesse in primavera. Solo poco prima del fine settimana, un discorso del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell ha alimentato le aspettative degli investitori sui tassi di interesse. Sebbene abbia ribadito la sua disponibilità ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse se necessario, ha anche affermato che la politica monetaria è già piuttosto restrittiva.
"Al momento, tutto si incastra semplicemente per le azioni, e il capo della Fed non ha suonato abbastanza severo venerdì per mettere davvero fine all'attuale euforia", ha spiegato l'analista Jochen Stanzl del broker CMC Markets.
In questo contesto, i dati sul mercato del lavoro statunitense di venerdì saranno importanti. L'andamento del mercato del lavoro svolge infatti un ruolo importante per la politica monetaria della Fed, in quanto indicatore della forza dell'economia, ma anche della pressione inflazionistica.
Il Dax supera il Dow Jones
L'esperto di mercati finanziari Sebastian Dörr ha commentato il rally di fine anno: "Mette la ciliegina sulla torta agli anni borsistici buoni, ma almeno dà un buon finale a quelli cattivi". Nel 2023 probabilmente sarà così: finora quest'anno il DAX ha guadagnato quasi il 19%, un po' più dell'indice europeo EuroStoxx. In un confronto globale, supera nettamente il principale indice statunitense Dow Jones, ma non la borsa tecnologica Nasdaq.
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Fonte: www.stern.de