- Criticismo nei confronti della difesa di un impianto di produzione di GNL
La Lega Verde per l'Azione Ambientale (DUH) ha presentato un reclamo alla Commissione UE per i 40 milioni di euro di finanziamenti statali assegnati alla proposta di terminale per Gas Naturale Liquefatto (GNL) a Brunsbuettel. Secondo la DUH, le norme UE permettono i sussidi statali solo se promuovono la transizione energetica e aiutano a raggiungere gli obiettivi climatici. Tuttavia, un parere legale ha stabilito che il terminale GNL non rientra in questa categoria.
Il direttore generale della DUH, Sascha Müller-Kraenner, ha dichiarato che l'approvazione di questo sostanzioso sussidio è dubbia a causa della mancanza di piani concreti per convertire il terminale alle fonti energetiche rinnovabili. La Commissione UE ha approvato il sussidio a condizione che il terminale sia convertito in gas ecologici.
Di conseguenza, la DUH chiede alla Commissione UE di revocare l'approvazione per i fondi statali destinati all'importazione di gas naturale. Müller-Kraenner ha sottolineato: "Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per misure di protezione del clima efficaci invece che per sostenere un modello obsoleto di impresa fossile".
La DUH si rivolge al governo tedesco per legittimazione, poiché non è direttamente gravata dal finanziamento del terminale GNL e non può quindi avviare azioni legali. Tuttavia, la procedura di reclamo ufficiale indica che la DUH ha dei dubbi. Secondo la DUH, la Commissione UE deciderà in seguito il corso d'azione per questo reclamo.
La Lega Verde per l'Azione Ambientale (DUH) ritiene che l'Unione Europea dovrebbe rivedere la sua approvazione del sussidio statale per il terminale GNL a Brunsbuettel alla luce del suo potenziale impatto sugli obiettivi climatici. Anche se la Commissione UE ha posto la condizione che il terminale sia convertito in una struttura ecologica, l'Unione Europea deve assicurarsi che le sue norme siano applicate in modo coerente per promuovere progetti energetici sostenibili.