Carenza di manodopera qualificata: l'intelligenza artificiale con il linguaggio naturale può aiutare
Siemens e Schaeffler stanno testando l'uso dell'intelligenza artificiale (AI) per il controllo delle macchine. Come cosiddetto co-pilota, dovrebbe aiutare a programmare le macchine in modo più rapido e semplice, come hanno annunciato martedì le aziende. La combinazione di competenze umane e AI che lavora con il linguaggio naturale consente di produrre software "a un livello completamente diverso di velocità ed efficienza", ha dichiarato il CEO di Schaeffler Klaus Rosenfeld.
Soprattutto in considerazione della carenza di programmatori qualificati, l'uso dell'IA è "uno sviluppo molto promettente", ha sottolineato Rosenfeld. "Ed è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per creare posti di lavoro sostenibili in luoghi con salari elevati". Questo ci dà il coraggio "di contrastare l'eterna critica che la Germania viene lasciata indietro" e rappresenta "un'enorme opportunità per mantenere i posti di lavoro qui".
La forza lavoro non è in pericolo
L'applicazione è un copilota e non un pilota automatico, sottolinea Cedrik Neike, membro del consiglio di amministrazione di Siemens e responsabile della divisione Digital Industries. "Non sostituirà i posti di lavoro, ma sostituirà le parti ripetitive e noiose del lavoro". Egli stima il potenziale guadagno di efficienza dell'IA nel settore industriale tra il 15 e il 50%, a seconda del caso specifico. "Ora dobbiamo dimostrare di essere in grado di raggiungere questo obiettivo", afferma, descrivendo lo scopo del progetto pilota con Schaeffler. In seguito, tuttavia, sarà possibile scalare rapidamente tali applicazioni.
Rosenfeld descrive il processo: In futuro, l'esperto di macchine scriverà in un documento di testo ciò che la macchina deve fare, questo verrà inviato alla chatbox dell'IA, che creerà un software completo all'80% a velocità record. "Quando si fa questo oggi, ci sono un sacco di passaggi manuali in mezzo. Ci vuole tempo, ci vuole tempo, ci vuole tempo", sottolinea il capo di Schaeffler.
Oltre alla velocità, l'intelligenza artificiale offre anche la documentazione dello sviluppo del software, può aiutare nella risoluzione dei problemi e può persino suggerire soluzioni. "Si tratta di una forma completamente nuova di collaborazione tra uomo e macchina", sottolinea Neike. "In passato gli esseri umani dovevano parlare la lingua della macchina, ora la macchina può rispondere nella nostra lingua".
Di conseguenza, l'IA agisce come un "amplificatore di intelligenza" e rende possibile il funzionamento di un maggior numero di macchine, afferma Neike. "Nel mondo si costruiscono sempre più fabbriche e ci sono sempre meno lavoratori qualificati che hanno davvero questa competenza in materia di automazione. Ecco perché è necessaria questa semplificazione, in modo da poter risolvere i problemi più velocemente".
Fontewww.dpa.com