Will Ferrell e Ryan Reynolds si cimentano con la commedia musicale in 'Spirited'
Diretto e co-sceneggiato da Sean Anders ("Daddy's Home") con le canzoni del team di Benj Pasek e Justin Paul di "La La Land", "Spirited" ha certamente un'atmosfera da grande film di Broadway, pur circondando sagacemente i suoi protagonisti (non noti principalmente per le loro mosse di canto e danza) con orde di persone esperte nel fare entrambe le cose.
Il tono giocoso, tuttavia, oscilla tra cenni autoreferenziali all'incongruenza di persone che improvvisamente scoppiano a cantare e il sentimentalismo da film natalizio, quando sarebbe opportuno un impegno più spoglio nella satira o un abbraccio sfacciato alla sua sdolcinatezza.
Naturalmente, giocare con il racconto di Charles Dickens porta un sacco di stenografia al procedimento, con Ferrell nei panni del Fantasma del Natale Presente, che si imbatte nel veloce Clint Briggs di Reynolds, un consulente dei media introdotto per cercare di mercificare il Natale. Il Presente lo identifica come candidato a diventare il loro prossimo "colpevole", offrendogli una possibilità di redenzione simile a quella di Scrooge. Non importa che Clint sia descritto come una causa persa, o "irredimibile", come viene chiamato in una delle canzoni che canta questa parola in continuazione.
Reynolds si ritrova così a interpretare un personaggio oleoso che gli abbiamo già visto fare molte volte - una variante della sua furbizia-alecky di "Deadpool" - mentre Present lotta per domarlo, interessandosi al contempo alla dipendente di punta di Clint (Octavia Spencer), che passa più tempo a lottare con la propria coscienza sul lavoro che con il suo capo.
La squadra di Presente comprende anche il fantasma del Natale passato (Sunita Mani) e il Futuro (doppiato da Tracy Morgan), che nei momenti privati si lamenta perché non fa altro che indicare.
Se solo "Spirited" non continuasse a ballare il tip tap sulle sue stesse battute, visto che la gente conosce bene la storia di Scrooge, che ci ha dato sia versioni cupe e revisioniste (vedi il film di Guy Pearce di FX) che parodie più ampie come "Scrooged". L'unico vantaggio è che il tergiversare fa risaltare le poche battute davvero azzeccate, come quella di Present che descrive Clint come "la perfetta combinazione di Mussolini e Seacrest".
Ferrell (che sfoggia il suo curriculum di film natalizi alla "Elfo") e Reynolds sono forse, non a caso, più abili con la commedia che con i numeri di canto e di ballo energicamente coreografati, anche se sono perfettamente all'altezza e sembrano divertirsi molto nel farlo.
Se gli spettatori si divertiranno altrettanto è un'altra questione. Perché, in definitiva, "Spirited" non si dimostra abbastanza caratteristico da distinguersi veramente dalla massa annuale di film festivi, servendo come un cenno al passato che è un modo passabile per ammazzare il tempo nel presente, ma che probabilmente non fa presagire molto per il futuro.
"Spirited" esce in anteprima l'11 novembre in alcune sale statunitensi e il 18 novembre su Apple TV+. È classificato come PG-13. Nota informativa: mia moglie lavora per un'unità della Apple.
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Fonte: edition.cnn.com