Da 100 giorni le grandi aziende di Internet devono conformarsi a regole più severe nell'UE. Tuttavia, uno studio dimostra che ci sono ancora grosse lacune. - vzbv: Le aziende di Internet continuano a imbrogliare nonostante il divieto
Cento giorni dopo l'entrata in vigore della legge europea sui servizi digitali (DSA), le principali società Internet di Stati Uniti e Cina non hanno ancora adempiuto ai loro nuovi obblighi legali. È quanto emerge da uno studio della Federazione delle organizzazioni dei consumatori tedeschi (vzbv), pubblicato lunedì a Berlino. Amazon, Booking.com, Google Shopping e YouTube utilizzano ancora trucchi di design illegali ("dark patterns") per indirizzare i consumatori in una determinata direzione.
Dall'agosto 2023, ai fornitori di piattaforme online di grandi dimensioni è vietato sfruttare modelli comportamentali o percettivi umani attraverso trucchi di progettazione, ad esempio attraverso il design dei colori dei pulsanti o lunghi percorsi di clic. "Le persone si sentono manipolate, confuse o ingannate dai trucchi di design delle piattaforme online", ha dichiarato Ramona Pop, presidente del vzbv. "È davvero sorprendente come le aziende continuino a non rispettare le leggi vigenti o ad applicarle solo a metà".
I difensori dei consumatori hanno anche scoperto gravi carenze nella trasparenza dei criteri pubblicitari. Le grandi piattaforme online sono obbligate a fornire informazioni comprensibili e facilmente accessibili sui criteri in base ai quali vengono visualizzati gli annunci, ha spiegato il vzbv. Dovrebbe essere possibile accedere a queste informazioni direttamente cliccando sull'annuncio. "Nessuno dei provider analizzati ha finora rispettato questo obbligo". L'associazione ha esaminato le pubblicità visualizzate da Instagram del gruppo Meta, Snapchat, TikTok e X/Twitter. Tutti, ad eccezione di Snapchat, avevano etichettato il contenuto pubblicitario come pubblicità e identificato il rispettivo inserzionista per nome.
Opzione di contatto "piuttosto difficile da raggiungere"
I difensori dei consumatori non sono soddisfatti nemmeno del modo in cui i principali operatori di Internet presentano le "scritte in piccolo". Secondo la DSA, i provider devono, ad esempio, presentare le loro informazioni di contatto in modo facilmente reperibile e rendere trasparenti i loro termini e condizioni generali. L'app store di Apple, Facebook e TikTok offrono ora un'opzione di contatto. Tuttavia, secondo i difensori dei consumatori, questa è "piuttosto difficile da raggiungere".
L'associazione ha anche criticato il fatto che alcuni termini e condizioni sono difficili da trovare e non sempre contengono tutte le informazioni obbligatorie, ad esempio sui sistemi di reclamo interni. Sono state analizzate le CGC dei siti web di Booking.com e Google Search, nonché delle app di TikTok e X/Twitter, alcune delle quali erano lunghe più di 50 pagine A4.
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Fonte: www.stern.de