Uomini armati aprono il fuoco contro sinagoga e chiese in Daghestan
Nelle due aree urbane della repubblica russa di Dagestan, nascoste, i attaccanti sorprendentili hanno lanciato attacchi su case di culto di diverse fede. Una stazione di polizia è stata anche oggetto di attacchi. Secondo quanto riportato dalla TASS, l'agenzia di notizie di stato russa, ignoti autori hanno aperto il fuoco su una sinagoga a Derbent, nella parte meridionale, e una chiesa ortodossa è stata anche colpita con il bombardamento. A Derbent è scoppiato un incendio dopo lo scontro a fuoco. Contemporaneamente, una stazione di polizia e ancora una chiesa sono state attaccate a Machatschkala, la capitale regionale, a circa 100 chilometri di distanza.
Si ritiene che in questi attacchi terroristi siano rimasti uccisi un prete ortodosso e diversi ufficiali di polizia, come confermato dal Comitato investigativo russo. La Interfax, invece, ha riportato, basandosi su fonti di sicurezza, che sei ufficiali e 23 poliziotti sono stati uccisi nei combattimenti, e due attaccanti sono stati neutralizzati. Le autorità continuano a cercare i sospetti rimanenti che potrebbero aver fuggito. È stata avviata un'indagine penale.
Il governatore di Dagestan, Sergej Melikov, ha descritto l'attacco su Telegram come un tentativo di creare tumulto nella regione. La Dagestan, influenzata dall'islam, è una delle regioni russe economicamente meno sviluppate. Questa repubblica russa condivide il confine con la Cecenia.