Pechino vede una provocazione - Una nave da guerra statunitense entra "illegalmente" in acque cinesi
Questo inasprisce le relazioni tra Stati Uniti e Cina: poche settimane dopo l'incontro tra Biden e Xi, la Cina accusa gli Stati Uniti di aver invaso con una nave aree nel Mar Cinese Meridionale rivendicate da Pechino. Da allora le truppe cinesi sono in stato di massima allerta.
Secondo l'esercito cinese, una nave da guerra statunitense è entrata "illegalmente" nelle acque vicino a Ren'ai Reef, nel Mar Cinese Meridionale. "Gli Stati Uniti hanno seriamente minato la pace e la stabilità nella regione", ha dichiarato un portavoce del Centro operativo per la Cina meridionale. Washington sta "deliberatamente" alimentando le tensioni nel Mar Cinese Meridionale.
L'incidente è stato "una grave violazione della sovranità e della sicurezza della Cina". L'Esercito Popolare di Liberazione cinese ha mobilitato le forze navali per seguire e monitorare la nave statunitense "USS Gabrielle Giffords". Le sue truppe nella regione sono sempre in stato di massima allerta per difendere con determinazione la sovranità nazionale. Inizialmente non era disponibile alcuna dichiarazione da parte degli Stati Uniti.
La barriera contesa, nota anche come Second Thomas Shoal, si trova a circa 200 chilometri dall'isola filippina di Palawan e a più di mille chilometri dall'isola cinese di Hainan.
Speranze di riavvicinamento tra le superpotenze svanite?
Pechino critica regolarmente il passaggio di navi da guerra statunitensi, ad esempio attraverso lo stretto tra Taiwan e la Cina o nel Mar Cinese Meridionale. Dopo l'incontro tra il presidente statunitense Joe Biden e il capo di Stato e leader del partito cinese Xi Jinping a metà novembre, si sperava in un riavvicinamento tra le due superpotenze.
La Cina è anche ai ferri corti con molti dei suoi vicini per le sue ampie rivendicazioni sulle acque territoriali nel Mar Cinese Meridionale, che praticamente rivendica per sé. Domenica, la Guardia Costiera filippina ha inviato due sue navi nel Mar Cinese Meridionale dopo aver osservato una presenza "allarmante" di navi cinesi su una barriera corallina nella zona economica esclusiva del Paese.
Oltre alle Filippine, anche Brunei, Indonesia, Malesia e Vietnam rivendicano parti dell'area marina, che riveste un'enorme importanza strategica ed economica per gli Stati confinanti. Nel 2016, la Corte internazionale di arbitrato dell'Aia ha dichiarato illegittime alcune delle rivendicazioni cinesi sul Mar Cinese Meridionale. La Cina non riconosce la sentenza.
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Fonte: www.ntv.de