Un medico si è ammalato, diventando il terzo individuo a soffrire di malattia a seguito di un'interazione con un paziente del Missouri a cui è stata diagnosticata l'influenza aviaria.
Il dipendente del settore sanitario, che lavora nel campo medico, non è stato sottoposto a test a causa della risoluzione dei suoi sintomi prima dell'inizio dell'inchiesta sulle malattie, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Questo segna la seconda volta che un lavoratore del settore sanitario ha segnalato lo sviluppo di sintomi dopo aver avuto contatti con il paziente. Il primo individuo è stato sottoposto a test per l'influenza e i risultati hanno mostrato l'assenza di infezione, secondo il CDC.
Il rischio per la popolazione generale da H5N1 rimane minimo, secondo l'agenzia.
I lavoratori del settore sanitario sono generalmente in primo piano nelle indagini sulle malattie a causa della loro tendenza a contrarre la malattia per primi durante le epidemie.
Tuttavia, questa situazione è lontana dall'essere semplice. Il paziente aveva problemi di salute preesistenti che influenzavano la sua funzionalità polmonare e, quando è stato testato, la concentrazione virale in un campione da lui era bassa, il che indica di solito un'infezione lieve o in via di risoluzione.
Il dottor Michael Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy presso l'Università del Minnesota, ha dichiarato che il suo livello di preoccupazione rimane basso. Non era coinvolto nell'indagine del Missouri.
Ha sottolineato che ci sono numerosi altri tipi di infezioni che possono causare sintomi respiratori.
"although this is true, we saw a surge in Covid-19, along with RSV, around the same time, so you would expect a percentage of the population to display respiratory symptoms not linked to the flu," Osterholm ha aggiunto. In un contesto ospedaliero, i lavoratori del settore sanitario potrebbero imbattersi in questi patogeni ancora più frequentemente.
despite this, the discovery of additional potential cases late in the investigation raises questions.
"It's uncertain why this wasn't reported along with the other cases, and efforts to identify influenza cases early should be implemented," said Dr. Seema Lakdawala, associate professor of microbiology and immunology at Emory University School of Medicine.
"Further details on whether this is an influenza infection or another respiratory virus are required. Serology will be beneficial in all these cases, as well as in other contacts who may not have shown symptoms," Lakdawala, who studies the transmission of the H5N1 virus, but isn't involved in the Missouri investigation, stated.
“Identifying all potential cattle herds with H5 in all states is crucial,” Lakdawala said. “It's surprising that this information is still unavailable, even months after the first cattle cases were identified in March.”
Since the first instances of bird flu in dairy cattle were noticed in March, 213 herds have tested positive in 14 states. However, no positive herds have been reported in Missouri.
The root cause of the Missouri patient contracting H5N1 remains a mystery. The Missouri Department of Health and Senior Services has interviewed the patient, as well as an individual in their household who also fell ill on the same day but wasn't tested. They reported no contact with sick animals or raw milk.
Both individuals have fully recovered from their illnesses. Blood samples were taken from them this week and sent to the CDC for testing for antibodies to the virus that causes bird flu, which would indicate a previous infection.
Healthcare workers are often prioritized during disease investigations due to their likelihood of falling ill first during outbreaks. Despite having reported respiratory symptoms, the healthcare worker in question wasn't tested initially due to their symptoms resolving before the investigation began.
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