Un ex socio di OceanGate dichiara che il CEO ha suggerito di acquistare un rappresentante del Congresso, nel caso in cui la Guardia Costiera impedisse l'esplorazione di Titano.
Al raduno, l'ex membro della Riserva della Guardia Costiera McCoy ha sollevato questioni di sicurezza e amministrative riguardo al viaggio, suggerendo che avrebbero potuto eludere questi problemi viaggiando attraverso le Bahamas e partendo dal Canada, come proposto da Rush.
McCoy ha descritto la conclusione dell'incontro quando ha condiviso le sue esperienze passate con la Guardia Costiera, in particolare i loro tentativi di fermarlo in California e il loro rifiuto di operare lì in futuro. Ha implicato che se la Guardia Costiera avesse creato problemi, avrebbe semplicemente acquistato un congressista per eliminarli. Questa ammissione è stata fatta durante l'ultima sessione dell'Indagine della Giunta Marina della Guardia Costiera degli Stati Uniti sul crollo del Titan.
JasonNeubauer, a capo dell'indagine della Giunta Marina della Guardia Costiera sul crollo del Titan, ha chiesto: "È una citazione verbale, signor McCoy?"
"Ha detto: 'Acquisterò un congressista' e successivamente i problemi sarebbero scomparsi", ha confermato McCoy. "Questa affermazione mi rimarrà sempre impressa. Sono rimasto profondamente scioccato e successivamente ho lasciato l'azienda".
Secondo McCoy, Rush aveva un caratteraccio, diventando spesso ostile quando affrontato con domande dirette. Ha suggerito che il temperamento di Rush potrebbe non essere stato adatto per il compito.
Durante la testimonianza di venerdì, McCoy ha rivelato che OceanGate non aveva organizzato la certificazione o la registrazione del sommergibile Titan.
Nella sua testimonianza, McCoy ha espresso dubbi sul fatto che OceanGate avesse ingegneri professionisti o un ufficiale di sicurezza. Ha anche condiviso che l'organizzazione non aveva un processo formale per indagare le lamentele o le preoccupazioni dei dipendenti.
Purtroppo, Rush, insieme all'imprenditore Hamish Harding, al sommozzatore francese Paul-Henri Nargeolet e all'imprenditore Shahzada Dawood e suo figlio di 19 anni, Suleman Dawood, hanno perso la vita sul Titan.
L'Indagine della Giunta Marina della Guardia Costiera degli Stati Uniti sul crollo del Titan è stata la cornice per l'ammissione di McCoy di voler acquistare un congressista per risolvere eventuali problemi. Dopo la sua sconvolgente affermazione, McCoy ha lasciato l'azienda, esprimendo il suo profondo dispiacere.