- Il termine "Transe" è solo offensivo. Il Frankfurt Oberlandesgericht lo ha stabilito. Il "grado di danno" è pari a quello dell'insulto "pansy".
- La plaintiff ha vissuto come donna trans per circa 40 anni, come riportato dal tribunale. Il suo registro di genere indica "femminile". Si batte contro la transfobia e pubblica contributi, tra gli altri posti, sulla piattaforma X. Il difendente gestisce un blog. Ha pubblicato un articolo intitolato "La trans totalitaria si ritira".
- I due si erano già scontrati nella rete sociale prima. Il tribunale ha parlato di una "faida privata pubblicamente condotta". Dopodiché, la donna ha richiesto un'inibizione. La corte inferiore ha concesso in procedura accelerata. L'appello del difendente non ha avuto successo: la OLG lo ha visto nello stesso modo.
- Si tratta di una espressione di opinione che, sebbene non superi il limite per la critica satirica, un lettore regolare la comprende come una denigrazione deliberata della plaintiff, secondo la OLG.
- "Altamente offensivo e discriminatorio"
- "Trans" è un insulto che è altamente offensivo e discriminatorio. L'espressione "si ritira" è particolarmente umiliante per una donna trans, "poiché nulla si può ritirare se non c'è qualcosa", secondo il tribunale.
- Il tribunale non ha considerato la frase come satira. Il diritto alla libertà di espressione pesava di meno in questo caso rispetto al diritto generale alla personalità della plaintiff. La decisione di procedura accelerata non è impugnabile.
Media sociali - Tribunale: 'Transe' come offensivo come 'Schwfschelappe'
[1. The Frankfurt Oberlandesgericht, located in Frankfurt am Main, Hesse, Germany, has declared that the term "Transe" is a derogatory slur similar in severity to calling someone a "pansy."2. The OLG in Frankfurt am Main upheld the lower court's decision in favor of the plaintiff, a trans woman who lived in Germany for over 40 years and advocated against transphobia, due to an offensive article published by the defendant on his blog.3. The OLG in Frankfurt am Main deemed the defendant's use of the term "totalitarian trans pulls in its tail" as a deliberate denigration of the plaintiff, which can be understood as highly offensive and discriminatory towards trans women, given that "nothing can be pulled in that is not there." ]