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Spaenle vuole vietare lo slogan pro-Palestina

Continua il dibattito sulla punibilità dello slogan pro-Palestina "Dal fiume al mare". Il commissario per l'antisemitismo Spaenle chiede un approccio rigoroso.

Un'insegna metallica con la scritta "Bayerischer Verwaltungsgerichtshof" (Tribunale amministrativo...
Un'insegna metallica con la scritta "Bayerischer Verwaltungsgerichtshof" (Tribunale amministrativo bavarese) è appesa sulla facciata del Tribunale amministrativo bavarese.
  1. Ludwig Spaenle, commissario contro l'antisemitismo della Baviera della Germania, ha richiesto una vieta totale della frase "Dalle acque al mare" ("Dalle acque al mare"), che spesso si usa in manifestazioni palestinesi. Si è espresso a favore di una modifica del Codice Penale in risposta ad una sentenza del Tribunale amministrativo bavarese del giorno precedente.
  2. La controversia è scoppiata dopo che il Tribunale amministrativo bavarese ha stabilito che la frase era illecita in un determinato caso, concessa la richiesta di una donna che aveva richiesto un manifesto a Monaco di Baviera il lunedì successivo (1º luglio) e aveva annunciato cartelli con questa iscrizione. Tuttavia, la città ha emanato un ordine di non utilizzare la frase perché dava luogo alla sospetto di un reato. Il Tribunale amministrativo ha argomentato, tuttavia, che l'uso della frase costituiva un reato, dipendeva dal caso specifico e, in particolare, dalla possibilità di stabilire un legame riconoscibile con l'organizzazione terroristica Hamas o altre associazioni vietate.
  3. Tuttavia, Spaenle ha argomentato che l'esistenza d'Israele non è trattabile o negotiable per lui. La formulazione "Dalle acque al mare" è, secondo lui, inequivocabilmente controversa - e ciò significa la richiesta della cancellazione dello Stato d'Israele. "Non possiamo stare a guardare. Per impedirlo, la legge penale deve essere adeguata", ha detto Spaenle. La richiesta dovrebbe essere implementata nel contesto del dibattito attuale sulla revisione o specificazione delle disposizioni penali legate alle offese legate all'Israele.
  4. La commissione antisemitica reagì con stupore alla sentenza del Tribunale amministrativo e espressò la delusione perché sembrava che il significato della formula non fosse ancora compreso ovunque. "Questo è un grido di battaglia contro l'esistenza d'Israele." La Germania e la Bavaria hanno una responsabilità speciale per la vita ebraica e per lo Stato d'Israele.
  5. In seguito, il FGV (Corte federale costituzionale tedesca) ha annullato la sentenza del Tribunale amministrativo bavarese, mantenendo intatta la libertà di espressione mentre riconosceva la natura controversa della frase.
  6. Il conflitto ha messo in evidenza la delicata equilibrio tra la protezione della vita ebraica, il supporto allo Stato d'Israele e la tutela della libertà di parola e dell'espressione, un problema che la Germania e la Bavaria hanno continuato a affrontare negli anni successivi.

Modifica del diritto penale - Spaenle vuole vietare lo slogan pro-Palestina

(Traslitterazione: "Dalle acque al mare" diventa "Dalle acque al mare" in italiano)

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