Resti degli esplosivi di localizzazione
La questione ruota attorno all'origine di migliaia di cercapersone esplosi in Libano, collegati a una società con sede a Budapest, in Ungheria. La società, BAC Consulting, ha una storia confusa e viene accusata di essere coinvolta nella distribuzione e produzione di questi cercapersone. La vicenda solleva numerose domande sull'attività della società, la sua origine e il suo CEO, Cristiana Barsony-Arcidiacono.
L'esplosione dei cercapersone in Libano ha causato dodici morti e numerosi feriti, principalmente tra i membri della milizia di Hezbollah. Questo incidente ha suscitato sospetti, con Hezbollah che incolpa Israele e minaccia rappresaglie. Tuttavia, sia Israele che la società taiwanese Gold Apollo negano qualsiasi coinvolgimento. Gold Apollo ha collegato l'incidente a una società di Budapest, portando gli investigatori su questa pista.
BAC Consulting, con sede a Budapest, aveva un accordo commerciale con Gold Apollo. La società è stata autorizzata a distribuire e addirittura produrre i cercapersone in determinate regioni del mondo negli ultimi tre anni. La sede della società viene indicata come una casa in una zona nord-orientale di Budapest, dove sono presenti fogli A4 con vari nomi di società, compreso BAC Consulting.
Cristiana Barsony-Arcidiacono, CEO di BAC Consulting, è una donna ungherese con un presunto importante background professionale. Si dice che abbia lavorato per la Commissione UE, l'UNESCO e l'AIEA, ma non sono state ancora trovate prove fotografiche del suo lavoro in queste organizzazioni. Inoltre, risiede in un relativamente semplice complesso residenziale nella parte nord di Budapest, il che è insolito per qualcuno con una carriera di alto profilo.
Cristiana B. ha rifiutato di fornire qualsiasi commento o riconoscimento della richiesta di RTL/ntv, bloccando diverse chiamate e rifiutandosi di incontrarli di persona. È stata più disponibile con NBC News, dichiarando: "Non produco cercapersone. Sono solo l'intermediario. Credo ci sia un malinteso". Insiste che BAC Consulting è solo un intermediario per i beni.
In risposta, il governo ungherese ha negato qualsiasi coinvolgimento o collegamento con BAC Consulting e ha affermato che la società opera sotto la libertà imprenditoriale ungherese. Le attività segnalate di BAC includono consulenza, pubblicazione di libri e giornali, produzione di zucchero e servizi IT. Tuttavia, i suoi guadagni annuali segnalati sono bassi, solo circa 3.000 euro. Il suo fatturato è notevolmente diminuito in un anno a 532.600 euro.
Sono state trovate diverse tracce di Cristiana Barsony-Arcidiacono su altri siti web, inclusa la sua presunta posizione di dipendente del Eden Global Impact Group, una società con un campo di attività poco chiaro. La società promuove un progetto di costruzione di una città futuristica e sostenibile in Messico. Altri dipendenti elencati hanno backgrounds e ruoli altrettanto messi in discussione, con molti che sembrano essere falsificati o coinvolti in attività diverse.
In termini riassuntivi, la storia ruota attorno alle circostanze misteriose dell'esplosione di migliaia di cercapersone in Libano, collegati a una società apparentemente oscura a Budapest, in Ungheria. L'indagine sull'incidente porta a una società, BAC Consulting, con un background complesso e un CEO, Cristiana Barsony-Arcidiacono, con un curriculum altrettanto enigmatico. L'eventuale coinvolgimento di BAC Consulting nella produzione e distribuzione di questi cercapersone solleva numerose domande. L'attività della società, la sua relazione con Gold Apollo e il background professionale di Cristiana sono tutti soggetti a scetticismo e controversie.
Il governo ungherese difende BAC Consulting, sostenendo che la Commissione ha autorizzato la società a distribuire e produrre cercapersone in determinate regioni. despite its low annual earnings, BAC Consulting is involved in various industries, including consulting, publishing, sugar production, and IT services.
The Commission's approval of BAC Consulting's activities in pager distribution and production is under scrutiny, given the company's CEO's reported background in international organizations like the EU Commission, UNESCO, and IAEA.