Più chiarezza: Wissing critica gli Stati federali
Il Ministro federale dei Trasporti Volker Wissing ha chiesto maggiore chiarezza agli Stati federali sulla politica dei trasporti. "Chiedo ai ministri dei trasporti degli Stati federali di coordinare meglio in futuro le posizioni che rappresentano alla Conferenza dei ministri dei trasporti all'interno dei loro governi statali", ha dichiarato il politico dell'FDP all'Agenzia di stampa tedesca a Magonza sabato.
"Sia sulla questione del finanziamento del Deutschlandticket che sulla legge sul traffico stradale, le richieste dei ministri dei trasporti spesso non corrispondono alle decisioni dei loro governi statali", ha criticato Wissing. "Questo non solo porta all'incertezza dei cittadini e delle autorità locali, ma rende anche estremamente difficili i processi politici e legislativi".
La legge fallisce al Bundesrat
Una legge sulle nuove norme del traffico stradale approvata dal Bundestag e in attesa di approvazione non ha raggiunto la maggioranza necessaria nel Bundesrat venerdì. L'obiettivo era quello di dare alle città e ai comuni un maggiore margine di manovra, ad esempio per l'istituzione di corsie riservate agli autobus e di zone a 30 km/h. "Volevamo dare alle autorità locali più spazio di manovra a livello locale", ha dichiarato Wissing. "Tuttavia, questo non è ovviamente quello che vogliono gli Stati federali".
La legge prevedeva inoltre che, oltre alla fluidità e alla sicurezza del traffico, si tenesse conto anche della protezione del clima e dell'ambiente, della salute e degli obiettivi di sviluppo urbano. Non avendo ottenuto la maggioranza, il Consiglio federale ha eliminato dall'ordine del giorno una modifica della legge sul traffico stradale basata su questo punto.
Si prevedeva che anche le autorità locali potessero istituire "corsie speciali" per testare una mobilità rispettosa del clima, ad esempio per le e-car, i veicoli a idrogeno o le auto con più occupanti. Dovrebbe esserci più flessibilità anche per le zone di parcheggio per i residenti, le corsie riservate agli autobus e le piste ciclabili. Dovrebbe essere più facile introdurre zone a 30 km/h, ad esempio nei tratti di strada vicini ai parchi giochi e ai percorsi scolastici e negli spazi vuoti tra due zone a 30 km/h, in modo da rendere il traffico più fluido.
Fonte: www.dpa.com