Pierluigi Collina dice che gli attacchi agli arbitri sono un "cancro" dopo l'incidente nella Süper Lig turca
Lunedì Meler è stato colpito da un pugno in faccia da Faruk Koca, l'allora presidente del club turco di massima serie Ankaragücü. Meler ha dichiarato di essere caduto a terra e di essere stato preso a calci da altre due persone, secondo una dichiarazione pubblicata dall'agenzia di stampa statale turca Anadolu.
Il Koca si è poi dimesso dal suo incarico, affermando di voler evitare ulteriori danni al club, ai suoi tifosi, alla comunità e alla sua famiglia.
"Né l'arbitro, né l'uomo meritavano di vivere l'esperienza che [Meler] ha vissuto ad Ankara", ha dichiarato Collina, presidente del Comitato arbitri della FIFA, in un comunicato.
"Stava facendo il suo lavoro quando è stato aggredito sul terreno di gioco al termine di una partita che aveva appena arbitrato".
"L'immagine di Halil Umut steso a terra, con le mani a proteggere la testa mentre veniva preso a calci dai suoi assalitori, così come l'immagine del livido sotto l'occhio, sono orribili".
Meler ha anche affermato che Koca aveva minacciato di ucciderlo dopo la partita tra Ankaragücü e Rizespor.
Diverse foto e video mostrano Meler con l'occhio sinistro gonfio e una borsa di ghiaccio mentre esce dal campo, circondato dalla sicurezza con scudi antisommossa. Secondo l'emittente pubblica TRT, è stato trasportato in ospedale in ambulanza.
Yılmaz Tunç, ministro della Giustizia turco, ha dichiarato su X, in precedenza su Twitter, che le tre persone che hanno attaccato l'arbitro sono state "arrestate per il reato di "ferimento, in un campo sportivo, in modo tale da provocare una frattura, [di] un pubblico ufficiale che stava svolgendo il proprio dovere pubblico"".
Koca è tra le tre persone arrestate, secondo Tunç. Koca, tuttavia, ha smentito le affermazioni, affermando di aver "schiaffeggiato" Meler a causa delle "decisioni sbagliate dell'arbitro e del suo comportamento provocatorio" e di non aver causato alcuna frattura.
Meler è stato dimesso mercoledì dall'ospedale di Ankara e "non ha problemi, a parte il gonfiore all'occhio", ha dichiarato Mehmet Yörübulut, medico capo dell'ospedale Acıbadem di Ankara.
La Federazione calcistica turca ha rinviato a tempo indeterminato le partite di tutti i campionati del Paese in seguito all'attacco.
"Parlando ai media dopo l'Annual Business Meeting dell'IFAB a Londra il mese scorso, il 28 novembre, ho detto che la violenza, gli abusi verbali e fisici contro gli arbitri sono un 'cancro' che può costare la vita al calcio", ha detto Collina.
"Un arbitro non può essere picchiato per una decisione presa, anche se sbagliata. La sua auto non può essere bombardata o incendiata a causa di un calcio di rigore. Purtroppo, non si tratta di un'esagerazione, perché autobombe e auto incendiate sono cose che sono successe in alcuni Paesi, e non così raramente".
Collina, ex arbitro internazionale che ha dichiarato di conoscere personalmente Meler, ha aggiunto che l'attacco di lunedì non è stato un incidente isolato.
"Ancora più orribile è sapere che ci sono migliaia di arbitri in tutto il mondo che vengono abusati verbalmente e fisicamente ai livelli più bassi del gioco... senza essere riportati dai media. Sono sconosciuti. E la stragrande maggioranza di loro sono giovani arbitri all'inizio della loro carriera".
Secondo un rapporto della BBC e dell'Associazione arbitri in Inghilterra pubblicato all'inizio di quest'anno, 293 dei 927 arbitri che hanno risposto a un questionario hanno dichiarato di aver subito abusi fisici da parte di spettatori, giocatori, allenatori o dirigenti.
Quasi tutti gli intervistati (908) hanno dichiarato di aver subito qualche forma di abuso verbale mentre arbitravano.
Thomas Schlachter, Isil Sariyuce, Hande Atay Alam e Homero De la Fuente della CNN hanno contribuito al reportage.
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Fonte: edition.cnn.com
