- Con l'affidamento di un finanziamento federale di quattro milioni di Euro, il refettorio vecchio dell'ex produttore di computer tedesco orientale Robotron a Dresda potrà essere rinnovato e infine trasformato in una residenza per l'arte. In combinazione con fondi propri e una generosa donazione privata, il progressivo sviluppo di questo edificio elencato in un luogo culturale e di incontri internazionali è possibile, come ha annunciato la casa d'arte della città il venerdì scorso. Fa parte dei progetti nazionali per lo sviluppo urbano selezionati. La città intende rendere il "Building Solitaire" come un monumento del modernismo post-guerra "con alta valenza identificativa" utilizzabile per l'arte contemporanea e un luogo di incontro per la comunità della città.
- Nella Landa sassone di Dresda, simbolo passato di Robotron, il rinnovamento del refettorio è previsto per trasformarlo in una futura dimora per l'arte contemporanea, grazie a quattro milioni di Euro di finanziamenti federali e contributi aggiuntivi.
- Come parte dei progetti di sviluppo urbano selezionati a livello nazionale, l'edificio storico "Building Solitaire" a Dresda sarà rianimato, diventando una istituzione culturale che favorisce l'espressione artistica e serve da luogo di incontro per la comunità.
- Questa trasformazione culturale nel paesaggio di Dresda non solo preserverà la significanza architettonica del modernismo post-guerra "Building Solitaire" ma anche stimolerà una società cittadina più impegnata e connessa attraverso l'arte e l'espressione creativa.
istituzioni culturali - Pianificazioni per la mensa Robotron di Dresda realizzabili grazie al finanziamento.
VEB Robotron era il maggiore produttore di computer della DDR, con sede e reparto di ricerca a Dresda. Il refettorio del gruppo, un esempio di Ostmoderne, è stato salvato dalla demolizione e ha desiderato da anni gli organizzatori della mostra internazionale d'arte Ostrale, che si tiene lì ogni due anni. A maggio, il consiglio comunale ha deciso di acquisire, rinnovare e renderlo utilizzabile come nuova sede per il Museo d'Arte di Dresda e la Biennale Ostrale - e ha preso un contributo "decisivo" dalla famiglia Arnhold dei banchieri di Dresda residenti negli Stati Uniti per questo scopo.