Paula Abdul accusa Nigel Lythgoe, produttore esecutivo di "American Idol", di aggressione sessuale e molestie
La denuncia, depositata presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles e ottenuta sabato dalla CNN, descrive due episodi distinti che Abdul sostiene si siano verificati rispettivamente nei primi anni 2000 e nel 2015.
Secondo la denuncia, Abdul sostiene che "Lythgoe ha spinto Abdul contro la parete" di un ascensore e ha proceduto a palpeggiarla e baciarla mentre i due erano in viaggio per le audizioni regionali di "American Idol" nel primo incidente.
"Abdul ha cercato di allontanare Lythgoe e di fargli capire che il suo comportamento non era accettabile", si legge nella denuncia.
Nel secondo incidente, Abdul sostiene che Lythgoe "si è imposto su Abdul mentre era seduta sul suo divano e ha tentato di baciarla" quando l'intrattenitrice era a una cena di lavoro a casa di Lythgoe nel 2015.
La donna ha nuovamente respinto i suoi tentativi, spiegando che "non era interessata alle sue avances", avendo creduto che l'incontro a casa sua fosse di natura puramente professionale, secondo la denuncia.
Secondo la denuncia, la Abdul non ha denunciato nessuno dei due episodi perché temeva ritorsioni professionali. Sostiene inoltre di aver assistito all'aggressione di Lythgoe nei confronti della sua assistente in un altro incidente avvenuto nel 2015.
Abdul ha citato in giudizio Lythgoe e nomina 19 Entertainment Inc., FremantleMedia North America Inc., American Idol Productions Inc. e Dance Nation Productions Inc. come coimputati, accusandoli di violenza di genere, molestie sessuali e negligenza e di aver "ratificato e/o autorizzato l'aggressione sessuale e le percosse di Lythgoe nei confronti di Abdul" non avendo supervisionato Lythgoe. La donna chiede danni punitivi non specificati.
La CNN ha chiesto un commento a Lythgoe e alle società citate nella denuncia.
La denuncia afferma anche che la Abdul ha subito una discriminazione compensativa mentre lavorava ad "American Idol" "rispetto a uno dei giudici e conduttori maschili dello show" e che è stata "bersaglio di continue prese in giro, bullismo, umiliazioni e molestie".
A seguito dei presunti incidenti, Abdul sostiene di aver subito "grave stress emotivo, angoscia emotiva, paura, ansia, umiliazione, imbarazzo e altre lesioni fisiche ed emotive, nonché danni (economici e non)". Le lesioni subite dalla Abdul sono "sostanziali, continue e permanenti", si legge nella causa.
"È stata chiaramente una decisione difficile da prendere, ma la signora Abdul sa di essere al posto e sulle spalle di molti altri sopravvissuti che si trovano in una situazione simile, ed è determinata a fare giustizia", ha dichiarato sabato l'avvocato di Abdul, Douglas L. Johnson, in un comunicato.
La causa di Abdul è stata presentata in base alla legge californiana Sexual Abuse and Cover Up Accountability Act, che consente di presentare per un certo periodo di tempo le richieste di risarcimento dei "danni subiti a causa di un'aggressione sessuale" avvenuta al di fuori dei termini di prescrizione.
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Fonte: edition.cnn.com