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Paesi UE esaminano boicottaggio di riunioni di ministri UE durante la presidenza ungherese

Scandalo riguardante i luoghi viaggi di Orbán

Paesi UE esaminano boicottaggio delle Consigli EU durante la presidenza ungherese
Paesi UE esaminano boicottaggio delle Consigli EU durante la presidenza ungherese

Paesi UE esaminano boicottaggio di riunioni di ministri UE durante la presidenza ungherese

Dopo la controversia sui viaggi del Primo Ministro ungherese Viktor Orbán a Mosca e a Pechino, altre nazioni UE stanno considerando un boicottaggio di riunioni ministeriali sotto la presidenza ungherese. Il Ministro agricolo del Baden-Württemberg Cem Özdemir (Verdi) ha dichiarato, il lunedì in un consiglio agricolo a Bruxelles, che avrebbe "guardato attentamente" se avrebbe partecipato ad una riunione ministeriale agricola iniziale di settembre in Ungheria. Si riferiva alle ritirate di altri paesi.

Özdemir ha fatto sua presenza contingente sulla "condotta futura della presidenza UE ungherese". Secondo le sue parole, i "strani destini di viaggio" di Orbán hanno "levato dubbi" tra i partner.

Orbán aveva già irritato partner UE all'inizio della presidenza ungherese dell'UE, dal luglio scorso, con una missione di pace auto-proclamata nel conflitto ucraino. Orbán aveva visitato il presidente russo Vladimir Putin, il presidente del Consiglio di Stato cinese Xi Jinping e il candidato presidenziale statunitense Donald Trump negli ultimi sette giorni.

La ministra degli esteri Annalena Baerbock (Verdi) ha parlato di "irritazioni" tra altre nazioni UE. Il primo ministro belga Alexander De Croo ha dichiarato che la fiducia in Ungheria era "nella cantina", mentre altri hanno parlato di un "misuso" della presidenza UE.

Un diplomatico ha confermato un report di "Politico" secondo cui il capo della politica estera UE Josep Borrell potrebbe organizzare una riunione ministeriale estera regolare a Bruxelles alla fine di agosto - contemporaneamente ad una riunione informale a Budapest. Questo avrebbe tolto la decisione sulla partecipazione ai ministri, poiché sarebbero "obbligati a recarsi a Bruxelles", ha detto il diplomatico. Una decisione non è ancora stata presa. In primo piano, gli Stati baltici e la Polonia chiedono un boicottaggio dei consigli in Ungheria.

La posizione di Özdemir sulla partecipazione a Consigli ministeriali UE sotto la presidenza ungherese pende dalla "condotta futura" della presidenza UE ungherese, come esprime preoccupazioni per i "viaggi inusuali" di Orbán che hanno alimentato "dubbi" tra i partner UE.

I Consigli ministeriali UE in Ungheria corrono il rischio di essere ombra di un boicottaggio, poichè influenti voci come quelle del ministro agricolo tedesco Cem Özdemir e della Polonia, tra le altre, lo avanzano in risposta alla continuata "questione" intorno alle impegni internazionali di Orbán.

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