Il Primo Ministro israeliano Netanyahu scioglie il Consiglio di guerra.
Dopo la partenza di Ministro Benny Gantz dal governo emergenziale israeliano, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu decise di sciogliere il Consiglio di Sicurezza. Un rappresentante del Primo Ministro confermò recenti voci sul scioglimento del comitato, istituito dopo l'attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre. Aggiornamenti interni indicano che le decisioni chiave riguardanti conflitti in corso saranno prese in gruppetti più piccoli, invece, sotto la guida di Netanyahu nel futuro.
Il Consiglio di Sicurezza ha avuto un ruolo decisivo nella definizione di direttive strategiche per i conflitti nella Striscia di Gaza e contro la milizia sciita libanese Hezbollah. Dopo l'attentato di Hamas, il politico di opposizione Gantz si unì al Consiglio di Sicurezza composto da tre membri per mostrare l'unità.
Tuttavia, una settimana fa, il generale e ex Ministro della Difesa annunciò le sue dimissioni a causa di divergenze riguardo alla Guerra in Gaza. Condannò Netanyahu per aver mostrato "debolezza e calcoli politici" e criticò il governo per non aver creato un piano post-guerra per la Striscia di Gaza.
Le dimissioni di Gantz furono seguite da quelle di Gadi Eisenkot. Sebbene non fosse un membro votante, la sua partenza era prevista, poiché poneva le basi per la eventuale scioglimento del Consiglio di Sicurezza. Il comitato aveva agito da controbilanciamento alle coalizioni di destra di Netanyahu. Dopo le dimissioni di Gantz, il Ministro della Polizia Itamar Ben-Gvir chiese il suo inclusione nel Consiglio di Sicurezza.
Il 7 ottobre, Hamas e altri estremisti palestinesi lanciarono attacchi dalla Striscia di Gaza verso Israele Meridionale, causando circa 1200 morti e oltre 250 rapimenti. Nel corso della guerra successiva, fonti di salute controllate da Hamas non confermate hanno affermato che oltre 37.000 palestinesi siano morti.