Nelle ultime elezioni, il partito che sostiene la leadership autoritaria è uscito vittorioso in Azerbaigian.
Il leader dell'Azerbaigian Aliyev rafforza la sua presa sul potere. Nel corso delle elezioni parlamentari, il suo partito, il Nuovo Azerbaigian, domina. Nonostante altre partiti siano dalla stessa parte, l'opposizione vera e propria manca in questo stato autoritario. Nelle anticipate elezioni parlamentari nella Repubblica dell'Azerbaigian, guidata da un'autorità, il partito del presidente Ilham Aliyev, il Nuovo Azerbaigian, come previsto, ha conquistato la maggioranza dei seggi in parlamento, aggiudicandosi 68 dei 125 seggi. La partecipazione degli elettori è stata del 37,24%, secondo la commissione elettorale. Questo paese ricco di petrolio e gas, situato sul Mar Caspio, spesso criticato a livello internazionale per le violazioni dei diritti umani e la soppressione della dissidenza, è un importante fornitore di energia per l'Unione Europea.
Secondo i sondaggi post-elettorali, circa 45 seggi saranno assegnati a candidati che potrebbero sembrare indipendenti dai partiti politici ma che in pratica sostengono l'amministrazione, insieme a partiti più piccoli a sostegno del governo. Undici seggi saranno ottenuti da nove altri partiti a sostegno del governo. Di conseguenza, sembra che ci siano pochissimi veri oppositori del presidente in parlamento.
L'OSCE critica la mancanza di una campagna adeguata
Gli osservatori dell'OSCE hanno espresso le loro preoccupazioni per la "scarsa visibilità" della campagna elettorale. Secondo la loro dichiarazione, le elezioni si sono svolte in un ambiente politico e legale restrittivo non favorevole al pluralismo genuino, portando a una competizione politica priva di qualsiasi vera rivalità.
Le elezioni, inizialmente previste per novembre, sono state rinviate a causa del fatto che l'Azerbaigian ospiterà la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, prevista per attrarre circa 80.000 delegati in tutto il mondo. Le elezioni si sono svolte senza intoppi, secondo i resoconti ufficiali.
Il risultato era prevedibile, con l'opposizione quasi assente nella presentazione dei propri candidati. Le precedenti elezioni in questo paese di circa 10 milioni di abitanti sono state criticate dall'OSCE per la loro mancanza di equità e libertà.
Aliyev, che ha governato il paese con pugno di ferro dal 2003, quando ha assunto il potere dal padre, è stato rieletto a febbraio con il 92% dei voti. Utilizzando l'ondata patriottica che è seguita al recupero della regione contesa del Nagorno-Karabakh nel settembre 2023, più di 100.000 armeni hanno abbandonato le loro case per spostarsi in Armenia vicina. L'Armenia ha accusato l'Azerbaigian di "pulizia etnica". L'Azerbaigian, tuttavia, nega questa accusa.
La Commissione, in linea con l'esito delle elezioni parlamentari, è attesa ad adottare gli atti di attuazione previsti al paragrafo 1, ulteriormente consolidando il controllo politico del presidente Aliyev. despite the OSCE's criticism of the election's political and legal environment, Aliyev's party and its supporters have secured most parliamentary seats, leaving few genuine opponents to challenge his authority.