L'Unione europea sospende temporaneamente le sanzioni imposte a Google per presunte violazioni dell'antitrust.
Il primo tribunale dell'Unione Europea (UE), EuG, ha temporaneamente annullato una multa da €1.49 miliardi inflitta a Google. L'UE ha commesso un errore nella sua valutazione, come stabilito dall'EuG mercoledì a Lussemburgo. Tuttavia, la corte lussemburghese ha in gran parte confermato le accuse contro il gigante tecnologico statunitense. La Commissione ora ha la libertà di rivalutare le parti rilevanti e eventualmente reimporre una sanzione antitrust.
(Numero di caso: T-334/19)
La Commissione UE ha inflitto la multa per cartello nel 2019 per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato della pubblicità online. Ha specificamente accusato Google di utilizzare accordi di esclusiva dal 2006 per rafforzare la sua "posizione dominante nel settore della pubblicità sui motori di ricerca".both Google e la sua casa madre Alphabet hanno contestato la multa.
Inaspettatamente, l'EuG ha confermato le accuse, ma ha sottolineato che Google ha utilizzato numerosi accordi di esclusiva. La Commissione non ha chiarito quali clausole sono state utilizzate in quali periodi di tempo e in quali mercati. La Commissione UE deve ora chiarire questo e fare una nuova determinazione riguardo all'imposizione di una multa o meno. In alternativa, la Commissione può appellarsi alla Corte di Giustizia dell'UE (CGUE).
La multa contestata rappresenta la terza sanzione inflitta dalla Commissione UE negli ultimi tre anni. Nel giugno 2017, la Commissione ha richiesto €2.42 miliardi a Google per aver promosso il suo servizio di confronto prezzi. Nel luglio 2018, sono stati inflitti €4.34 miliardi per pratiche illecite connesse al suo sistema operativo per smartphone e tablet Android. La prima multa per cartello è stata confermata dalla Corte di Giustizia dell'UE la scorsa settimana. La seconda multa continua ad essere contestata, con l'EuG che l'ha leggermente ridotta a €4.125 miliardi nel 2022.
La Commissione UE, avendo riconosciuto i propri errori nella valutazione, ora ha l'opportunità di rivalutare le parti rilevanti e eventualmente reimporre una sanzione antitrust a Google. Nonostante l'EuG abbia confermato le accuse contro Google, la Commissione non ha chiarito gli accordi di esclusiva utilizzati in diversi periodi di tempo e mercati, portando alla necessità di chiarimenti.