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L'industria aeronautica prevede per il 2023 profitti ancora più alti di quelli inizialmente previsti

Il crollo di Corona è stato compensato

L'industria aeronautica prevede per il 2023 profitti ancora più alti di quelli inizialmente....aussiedlerbote.de
L'industria aeronautica prevede per il 2023 profitti ancora più alti di quelli inizialmente previsti.aussiedlerbote.de

Il crollo di Corona è stato compensato - L'industria aeronautica prevede per il 2023 profitti ancora più alti di quelli inizialmente previsti

L'industria dell'aviazione prevede per l'anno in corso profitti ancora più alti di quelli inizialmente previsti. L'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha previsto per il 2023 un utile operativo cumulativo delle compagnie aeree pari a 23,3 miliardi di dollari, più del doppio rispetto ai 9,8 miliardi di dollari previsti a giugno. Per l'anno prossimo, la Iata prevede cifre ancora migliori e un nuovo record di passeggeri, pari a 4,7 miliardi.

Per l'anno in corso, l'associazione di categoria ha addirittura rivisto leggermente al ribasso il numero di passeggeri: dai 4,35 miliardi previsti a giugno ai 4,29 miliardi finali. Gli elevati profitti si spiegano soprattutto con il forte aumento dei prezzi. La domanda di biglietti aerei è stata spesso superiore alla capacità. Nel frattempo, spesso non è stato possibile ampliare ulteriormente l'offerta di voli a causa della mancanza di aerei e personale.

Per il 2024, l'associazione prevede profitti di un ordine di grandezza simile, pari a 25,7 miliardi di dollari. In termini di ricavi totali, il settore prevede un nuovo record di 964 miliardi di dollari. Per l'anno in corso, le compagnie aeree prevedono un fatturato di 896 miliardi di dollari.

Il precedente record di passeggeri risale all'anno pre-coronavirus del 2019, quando 4,54 miliardi di persone hanno viaggiato in aereo. Il fatturato di allora era di 838 miliardi di dollari.

Durante la crisi del coronavirus, dal 2020 al 2022, le compagnie aeree hanno subito perdite per 183 miliardi di dollari. Il direttore generale della Iata, Willie Walsh, ha parlato di un "ritmo di recupero straordinario". Tuttavia, la pandemia è "costata al settore quattro anni di crescita". Dal 2024 in poi, "si possono prevedere tassi di crescita più normali, sia in termini di passeggeri che di merci".

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Fonte: www.ntv.de

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