Libano: Salameh, ex capo della Banca centrale, arrestato per appropriazione indebita
Autorità libanesi hanno catturato Riad Salameh, ex-governatore della banca centrale del paese e fuggitivo internazionale, con l'accusa di appropriazione indebita. Il pubblico ministero ha ordinato il suo arresto martedì dopo un interrogatorio di tre ore, secondo quanto riportato da AFP da fonti giudiziarie. Si presume che Salameh abbia trasferito oltre 40 milioni di dollari (circa 36 milioni di euro) dalla banca centrale a conti esteri.
Salameh è accusato di aver accumulato una fortuna considerevole durante il suo mandato decennale alla banca. Inoltre, è sospettato di riciclaggio di denaro e evasione fiscale in diversi paesi, tra cui la Germania. Ha mantenuto la sua innocenza durante tutto il processo. Salameh si è dimesso dalla sua posizione lo scorso luglio. Viene spesso considerato una delle figure chiave responsabili del crollo economico del Libano, iniziato alla fine del 2019.
Secondo fonti giudiziarie, Salameh è stato trasferito in una prigione nel distretto di Ashrafieh di Beirut, dove può essere detenuto per un massimo di quattro giorni senza essere ufficialmente incriminato. Le autorità francesi cercano Salameh per presunti reati finanziari e l'Interpol ha emesso un "avviso rosso" per il suo arresto ed estradizione. Tuttavia, il Libano si rifiuta di consegnare i propri cittadini.
Il Libano ha bloccato i conti bancari di Salameh, mentre Regno Unito, Canada e Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro di lui. La Germania ha revocato un mandato di arresto contro Salameh a giugno, sostenendo che non poteva più utilizzare la sua posizione per nascondere le prove. Tuttavia, la sentenza del tribunale ha mantenuto "gravi sospetti" riguardo alle accuse contro di lui. Nel marzo 2022, Germania, Francia e Lussemburgo hanno confiscato beni appartenenti a Salameh del valore di 120 milioni di euro.
Le autorità francesi continuano a cercare Salameh per presunti reati finanziari, mentre il Libano resiste alle richieste di estradizione. Nonostante la Germania abbia revocato un mandato di arresto, il tribunale tedesco ha mantenuto "gravi sospetti" contro Salameh per le accuse di condotta finanziaria illecita.