Una ricercatrice di disinformazione online riconosciuta a livello nazionale ha accusato l'Università di Harvard di aver chiuso il progetto da lei guidato per proteggere il rapporto con il mega-donatore e fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. - L'ex studiosa di disinformazione di Harvard racconta di essere stata allontanata dal suo lavoro dopo che l'università aveva subito pressioni da Facebook
A partire dal 2018, Joan Donovan ha lavorato per lo Shorenstein Center della John F. Kennedy School of Government dell'Università di Harvard e ha diretto il Technology and Social Change Research Project, dove ha condotto studi sulle campagne di manipolazione dei media. L'anno scorso, però, Harvard ha informato la Donovan che avrebbe chiuso il progetto.
In una comunicazione inviata la scorsa settimana ai dirigenti di Harvard e al Segretario all'Istruzione Miguel Cardona e resa pubblica lunedì, la Donovan sostiene che l'Università ha iniziato a limitare le sue ricerche dopo che la Chan Zuckerberg Initiative ha donato 500 milioni di dollari per finanziare un nuovo centro universitario sull'intelligenza artificiale. La Chan Zuckerberg Initiative è la filantropia gestita da Zuckerberg e dalla moglie Priscilla Chan, che hanno entrambi frequentato Harvard.
I dettagli della rivelazione sono stati riportati per la prima volta dal Washington Post. La CNN ha contattato Harvard e Meta per un commento. Nei commenti forniti al Post, Harvard ha negato le accuse principali di Donovan.
"Questo è un tradimento scioccante dell'integrità accademica di Harvard e dell'interesse pubblico", ha dichiarato Libby Liu, amministratore delegato di Whistleblower Aid, un gruppo legale senza scopo di lucro che in passato ha lavorato con Frances Haugen, informatrice di Facebook.
"Abbiamo visto in passato come Big Tobacco, Big Energy e Big Pharma siano riusciti a influenzare, minare e cooptare la ricerca per proteggere le loro bugie, i loro profitti ed eludere le responsabilità. Ora Meta, con la complicità di un potente alleato, sta seguendo lo stesso schema. Sia che Harvard abbia agito su indicazione dell'azienda, sia che abbia preso l'iniziativa da sola per proteggere gli interessi di Meta, il risultato è lo stesso: gli interessi aziendali stanno minando la ricerca e la libertà accademica a scapito del pubblico", ha dichiarato Liu.
Questa è una storia in divenire. Verrà aggiornata.
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Fonte: edition.cnn.com