L'Egitto ha annullato i permessi di turismo Hajj per i pellegrinaggi non autorizzati a seguito di presunti numerosi incidenti mortali.
Durante un fine settimana riunione del gabinetto, è stato preso la decisione di esaminare pratiche controversie di aziende turistiche, in seguito a un rapporto che ne evidenziava tali condotte. Questo avviene in seguito alla morte di centinaia di pellegrini globali per cause di calore intollerabile.
Secondo le ultime notizie di Reuters e altre fonti, fino a 600 egiziani sarebbero deceduti durante la pellegrinazione, mentre il conteggio ufficiale del paese ne conta 31. Un riassunto di CNN parla di oltre 450 morti durante l'Hajj, cifra che potrebbe aumentare.
Il rapporto esaminato, presentato al gabinetto, accusava alcuni operatori di fornire visasi errate, impedendo ai pellegrini di entrare a Mecca e invece costringendoli a percorrere strade desertiche a piedi. Inoltre, criticava alcune compagnie per alloggi insufficienti, esponendo i turisti all'eccessivo calore.
Nella riunione, il Primo Ministro Mostafa Madbouly ha espresso le sue profonde condoglianze e simpatie alle famiglie dei pellegrini defunti, promettendo di offrire il supporto necessario a queste ultime.
I sistemi di quota determinano l'assegnazione di permessi per l'Hajj a paesi, e l'Arabia Saudita impone a ogni pellegrino di acquisire legalmente uno dei 1,8 milioni di licenze disponibili per l'accesso a Mecca.
Tuttavia, il costo elevato di queste licenze, pari a migliaia di dollari statunitensi, spinge molti pellegrini a tentare l'ingresso illecito, portando a viaggi disorganizzati senza autobus a condizionamento d'aria o facili accessi a fonti di acqua e cibo.
La datazione dell'Hajj coincide con temperature elevate in Arabia Saudita a causa del calendario islamico lunare. Questo anno la pellegrinazione si è svolta sotto condizioni di calore estreme fino a 120 gradi Fahrenheit (49 gradi Celsius).
Ahmed, un uomo di 44 anni dall'Indonesia, ha condiviso le sue esperienze con la CNN, raccontando di molte morti e pellegrini malati lungo la strada, coperti di panni bianchi.
"Quasi ogni qualche centinaio di metri, ho visto un pellegrino morto", ha detto Ahmed. Ha aggiunto che non c'erano lavoratori sanitari o ambulanze in vista e ogni distribuzione di acqua era rapidamente sovrastata dai pellegrini.
Durante la pellegrinazione, i fedeli eseguono varie cerimonie in e intorno a Mecca, richiedendo ore prolungate di cammino sotto condizioni di calore estreme ogni giorno.
La cifra esatta del decesso per questa anno Hajj rimane incerta e è prevista di salire, poiché ogni nazione annuncia indipendentemente la morte dei suoi cittadini. Inoltre, le autorità sono solo a conoscenza di pellegrini registrati che ufficialmente hanno viaggiato a Mecca e si preoccupa per le sorti dei pellegrini non registrati.