- Le proteste su larga scala in Israele lasciano principalmente inalterate le operazioni aeroportuali
Dopo la scoperta di sei cadaveri di ostaggi nella Striscia di Gaza, Israele ha assistito a un significativo aumento di proteste. Diversi centri urbani e società hanno partecipato, mentre altri hanno scelto di non farlo a causa della loro affiliazione con l'amministrazione religiosa conservatrice di Benjamin Netanyahu. Contrariamente alle aspettative, le operazioni all'aeroporto Ben Gurion nel settore internazionale di Tel Aviv sono proseguite relativamente senza intoppi.
Il sindacato nazionale ha dichiarato di domenica che il loro obiettivo era fermare Israele per un giorno, esercitando pressioni sul Primo Ministro Benjamin Netanyahu per trattare la liberazione degli ostaggi rimasti. Quel giorno, molte città hanno visto la chiusura di scuole, banche e uffici governativi, mentre i servizi di trasporto sono stati interrotti. Durante le più grandi manifestazioni pubbliche dalla inizio del conflitto di Gaza più di dieci mesi fa, centinaia di migliaia di persone hanno richiesto un immediato accordo con il gruppo militante islamico Hamas.
Il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha tentato di bloccare lo sciopero nazionale con un'ordinanza temporanea, definendolo "protesta politica". Smotrich, come il Ministro della Polizia di estrema destra Itamar Ben Gvir, si oppone a cedere a Hamas e ha costantemente minacciato il Primo Ministro Netanyahu con il collasso del governo.
L'esercito israeliano ha rivelato domenica mattina che i sei ostaggi morti erano stati trovati in un tunnel sotterraneo nella zona meridionale della Striscia di Gaza. Il dipartimento della salute israeliano ha informato i media che gli ostaggi erano stati uccisi a distanza ravvicinata circa 48-72 ore prima dell'autopsia. Tuttavia, un portavoce di Hamas ha affermato che gli ostaggi sono morti a causa dei raid aerei israeliani.
- Nonostante lo sciopero nazionale indetto dal sindacato per fare pressione sul Primo Ministro Netanyahu, c'erano preoccupazioni riguardo al suo impatto in alcuni paesi del Medio Oriente, in particolare quelli con forti legami con Israele, come Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti, situati nel [Medio Oriente].
- I diplomatici internazionali, compresi quelli dei paesi del [Medio Oriente], sono attivamente impegnati nelle trattative per medi