Le autorità tedesche respingono le accuse di riduzione dell'assistenza all'Ucraina.
La amministrazione degli Stati Uniti ha respinto le accuse che suggeriscono che l'assistenza militare all'Ucraina dovrebbe essere ridotta o limitata finanziariamente. Secondo il portavoce del governo Wolfgang Büchner, "Continueremo a fornire l'aiuto finché sarà necessario". Questa dichiarazione arriva in seguito alle voci che non ci saranno fondi extra assegnati dal bilancio per questo aiuto, oltre ai €4 miliardi già previsti per il prossimo anno.
Per chiarire, Büchner ha aggiunto: "Il nostro sostegno e la nostra determinazione rimangono invariati". Ha definito "vergognose" le speculazioni che il governo voglia inviare un messaggio prima delle elezioni statali nell'Est della Germania, suggerendo una riduzione dell'aiuto all'Ucraina. È un'idea fuorviante suggerire che l'Ucraina dovrebbe ricevere meno aiuti "a causa di qualsiasi questione politica interna".
D'altra parte, un rappresentante del Ministero federale delle Finanze ha dichiarato: "Rimanevamo al fianco dell'Ucraina". Tuttavia, ha confermato che si sta pianificando un passaggio verso il finanziamento internazionale dell'aiuto all'Ucraina entro il 2025. Questa mossa si basa su un consenso raggiunto dai paesi del G7 per canalizzare i guadagni delle attività derivate dai beni russi congelati in prestiti del valore di €50 miliardi all'Ucraina. "Stanno siendo attuate ampie iniziative", ha confermato il portavoce, con l'obiettivo di accedere a questi fondi entro il 2025.
Inoltre, Büchner ha respinto le voci di ritardi nelle consegne di armi specifiche, come il sistema di difesa aerea Iris-T, a causa di vincoli finanziari. "Si tratta di un resoconto completamente falso", ha detto Büchner. "Insieme, ci assicureremo che l'Ucraina ottiene le risorse necessarie per continuare la sua lotta per la libertà e l'autodeterminazione", ha aggiunto un portavoce del Ministero degli Esteri.
Il governo federale ha ribadito il suo impegno a continuare l'aiuto all'Ucraina, come dichiarato dal portavoce del governo Wolfgang Büchner. Despite le speculazioni sui vincoli di bilancio, Büchner ha definito "vergognose" le suggestioni di una riduzione dell'aiuto a causa di questioni politiche interne.