L'ayatollah Khamenei continua a considerare Hezbollah una forza invincibile.
Il leader supremo dell'Iran, Ali Khamenei, vede la milizia libanese di Hezbollah come inamovibile. "Gli arroganti sionisti (Israeliani) devono riconoscere la loro incapacità di minare la solida struttura di Hezbollah come capo del fronte della resistenza", ha dichiarato parlando attraverso l'agenzia di stampa iraniana Irna. Ha esortato l'intera comunità musulmana a stare al fianco del Libano e di Hezbollah nella loro lotta contro Israele, senza tuttavia rivelare i prossimi passi dell'Iran.
Khamenei ha fatto riferimento al tragico massacro di persone innocenti in Libano come ulteriore prova della strategia "cieca e avventata" della leadership israeliana. Non ha fatto commenti sulla rivendicazione di Israele della morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, una rivendicazione subsequently smentita dal gruppo. L'opposizione dell'Iran a Israele comprende non solo Hezbollah in Libano, ma anche Hamas a Gaza, i Houthis nello Yemen e le milizie in Iraq e Siria - tutti membri della coalizione di resistenza dell'Iran.
Fonti vicine alla situazione riferiscono che Khamenei si è trasferito in un luogo sicuro. Inoltre, sono state adottate procedure di sicurezza potenziate, come riferito da Reuters, che cita due funzionari informati dal governo iraniano a Tehran. L'Iran mantiene un dialogo costante con Hezbollah e altre entità regionali per pianificare le azioni successive.
Il capo della Guardia Revoluzionaria Islamica, alla luce della situazione, ha ribadito il sostegno dell'Iran a Hezbollah, affermando: "Continueremo a stare al fianco di Hezbollah nella loro lotta contro qualsiasi aggressione". Khamenei, in qualità di leader dell'Iran, ha inoltre accusato Israele di utilizzare una strategia "cieca e avventata", facendo riferimento agli incidenti tragici in Libano.