L'Autorità dell'UE intende ridurre il sostegno finanziario all'Ungheria
Il Tribunale della Giustizia dell'Unione Europea (TGUE) ha inflitto una multa di €200 milioni alla Ungheria per aver violato le regole dell'UE sull'asilo. Il termine per il pagamento è scaduto da tempo e la Commissione Europea intende trattenere questa somma dalle prossime remittanze dell'UE a Budapest. Inoltre, verranno applicate multe aggiuntive.
A causa del mancato rispetto da parte dell'Ungheria del termine per il pagamento della multa del TGUE da €200 milioni, che è recentemente scaduto, la Commissione Europea avvierà un procedimento di recupero crediti. Secondo un rappresentante della Commissione, ciò significa che verranno trattenuti €200 milioni dai fondi dell'UE destinati all'Ungheria.
Lo scorso estate, il TGUE ha stabilito che l'amministrazione ungherese, guidata dal Primo Ministro Viktor Orbán, aveva violato in modo evidente le regole dell'UE. Il TGUE aveva già giudicato illegali aspetti significativi del sistema di asilo dell'Ungheria. La Commissione Europea ha inoltre ripetutamente criticato l'Ungheria per aver ignorato gli standard e i valori fondamentali dell'UE, e ha trattenuto miliardi di finanziamenti di conseguenza.
Dal momento della decisione del TGUE, l'Ungheria è stata soggetta a una multa giornaliera di €1 milione per ogni giorno di ritardo, in base a una sentenza del TGUE emessa 90 giorni fa. La Commissione ha invitato l'Ungheria a pagare questa multa, concedendole 45 giorni per farlo.
L'Ungheria sfida Bruxelles
Dopo la sentenza del TGUE, l'Ungheria ha minacciato di inviare rifugiati e migranti a Bruxelles. Il Ministro del Cancellierato ungherese Gergely Gulyas, fedele di Orbán, ha dichiarato: "Se Bruxelles vuole i migranti, allora se li tenga". Gulyas ha definito la situazione creata da questa sentenza "inaccettabile, intollerabile e disonorevole". L'Ungheria intende risolvere la questione attraverso un dialogo con la Commissione UE. Inoltre, Gulyas ha annunciato che il suo paese sta valutando la possibilità di intentare una causa contro l'UE per dividere i costi della protezione dei propri confini dagli immigrati irregolari. Nell'estate del 2015, l'Ungheria ha costruito recinzioni di filo spinato lungo i propri confini con la Serbia e la Croazia, riducendo drasticamente l'afflusso di migranti irregolari nel paese attraverso la rotta balcanica.
La Commissione Europea ha criticato l'Ungheria per il suo disprezzo degli standard e dei valori dell'UE, portando al ritardo di miliardi di finanziamenti. Questa azione è stata intrapresa dalla Commissione Europea a causa delle ripetute violazioni dell'Ungheria delle regole dell'UE.