- L'associazione fa causa contro il divieto e la chiusura della Moschea Blu
Circa tre settimane dopo la chiusura della Moschea Blu sull'Alster, il Centro Islamico di Amburgo (IZH), classificato come estremista, ha presentato un ricorso contro l'ordine di chiusura del Ministero dell'Interno federale. Chiudendo la Moschea Imam-Ali - il suo nome ufficiale - il ministero priva i fedeli sciiti che si riuniscono lì di un importante luogo di culto e ostacola la loro libertà di religione, come garantito dalla Legge Fondamentale, ha dichiarato il legale dell'IZH. Il Tribunale Amministrativo Federale di Lipsia ha confermato il ricevimento del ricorso (6A Z.24).
I rappresentanti dell'IZH hanno respinto le motivazioni dell'ordine di chiusura, che affermava che l'associazione e l'operatore della moschea erano controllati dal governo iraniano, perseguivano obiettivi incostituzionali e diffondevano l'ideologia della Rivoluzione Islamica in Germania, definendolo una "calunnia" che intendevano contestare con il ricorso.
La riapertura della Moschea Blu è l'obiettivo principale del ricorso
L'obiettivo principale, tuttavia, è quello di riaprire la Moschea Blu per i fedeli. "Se il Ministero dell'Interno federale è serio e la fede sciita e la pratica religiosa non sono influenzate dal divieto dell'IZH, non dovrebbe esserci alcun ostacolo all'uso continuo del luogo di culto a fini religiosi", si legge nella dichiarazione.
Contemporaneamente, i rappresentanti dell'IZH hanno criticato il ministero per aver respinto le offerte dell'associazione di parlare prima del divieto. "L'IZH come associazione, così come le persone interessate dalla perquisizione, vogliono continuare a collaborare con le autorità", si legge nella dichiarazione.
"Centro di propaganda dell'Iran in Europa"
Il Ministro dell'Interno federale Nancy Faeser (SPD) aveva vietato l'IZH il 24 luglio come "centro di propaganda significativo dell'Iran in Europa". In tutta la Germania, la polizia ha sequestrato i beni e le strutture del centro e cinque sottorganizzazioni affiliate. Da allora, la Moschea Blu è stata anche sotto amministrazione federale.
Negli ultimi settimane, centinaia di fedeli si sono riuniti davanti alla moschea per pregare e dimostrare per la sua riapertura.
Questo è il secondo ricorso relativo all'ordine di divieto che è stato ricevuto dal Tribunale Amministrativo Federale. Lo scorso settimana, anche il Centro per la Cultura Islamica di Francoforte, anch'esso bandito, aveva presentato un ricorso e una richiesta urgente a Lipsia contro il divieto.