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L'artista statunitense Nan Goldin in cima alla classifica di ArtReview

Le classifiche della scena artistica spesso rivelano gli sviluppi e le influenze della scena. L'ultima versione della lista "Power 100" pubblicata dalla rivista britannica "ArtReview" è relativamente varia.

Nan Goldin arriva alla 76ª edizione dei British Academy Film Awards..aussiedlerbote.de
Nan Goldin arriva alla 76ª edizione dei British Academy Film Awards..aussiedlerbote.de

L'artista statunitense Nan Goldin in cima alla classifica di ArtReview

Secondo la rivista britannica "ArtReview", l'artista statunitense Nan Goldin è attualmente la figura più influente sulla scena artistica internazionale. La rivista londinese ha collocato venerdì l'artista e attivista settantenne in cima alla sua lista annuale "Power 100" degli artisti più importanti. L'artista berlinese Hito Steyerl segue al secondo posto.

"La Power List è una classifica delle cento personalità viventi che danno forma all'arte", scrive la rivista. La stessa ArtReview relativizza il significato di tali liste: la settimana scorsa, la rivista tedesca "Monopol" ha presentato una classifica che comprendeva anch'essa 100 posizioni, con Isa Genzken al primo posto. "Chi dovrebbe essere al posto giusto è un argomento su cui nessuno è veramente d'accordo. Ciò che rende una persona influente a Londra o a New York non è necessariamente ciò che la rende influente a Lagos o a Kuala Lumpur", si legge nell'articolo.

Combattente dipendente nella crisi degli oppioidi

La fotografa e regista Goldin, che ha vissuto a lungo anche a Berlino, è diventata recentemente nota per la sua lotta contro la famiglia statunitense Sackler, proprietaria di un'azienda farmaceutica che è in parte responsabile della crisi degli oppioidi negli Stati Uniti.

L'artista stessa era dipendente da un antidolorifico commercializzato dall'azienda. Con le sue immagini ha immortalato le proprie esperienze e le ampie proteste. Il documentario "All the Beauty and the Bloodshed" di Laura Poitras su questa lotta ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.

Secondo "ArtReview", Goldin è il "modello più visibile e prominente" di artista che non solo documenta e testimonia, ma agisce anche come attivista e voce etica.

Artista e oracolo

ArtReview considera Steyerl un pioniere dell'arte post-internet, il cui lavoro esamina la connessione tra tecnologia e cultura digitale con il capitale e i conflitti. "Percepire e visualizzare i cambiamenti sismici nella cultura e nella società ha reso Steyerl una sorta di oracolo", scrive la rivista.

La top ten della "Power 100" è straordinariamente varia e femminile. L'artista d'azione e performance Rirkrit Tiravanija (terzo posto), che lavora tra Bangkok, Berlino e New York, e l'artista statunitense Simone Leigh (quarto posto), che da tempo si batte per un'arte femminista nera. L'artista britannico Isaac Julien, il ghanese Ibrahim Mahama, l'artista concettuale statunitense Theaster Gates e il regista britannico Steve McQueen ("12 Years a Slave") sono altri quattro artisti per i quali il tema del razzismo fa parte del loro lavoro artistico.

L'indigeno Karrabing Film Collective e il media artist cinese Cao Fei completano la top ten della lista di "ArtReview".

Fonte: www.dpa.com

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