L'amministrazione libanese e l'organismo di soccorso delle Nazioni Unite lanciano un appello urgente.
Il governo libanese e l'Ufficio di Coordinamento Umanitario delle Nazioni Unite (OCHA) hanno emesso una richiesta di emergenza martedì, con l'obiettivo di raccogliere 426 milioni di dollari (circa 381 milioni di euro) per le persone sfollate all'interno del Libano. Come rivelato nel appello del Primo Ministro libanese Najib Mikati e del Capo Umanitario delle Nazioni Unite per il Libano, Imran Riza, questi fondi sono considerati "vitali" per aiutare i civili che lottano con il "conflitto in intensificazione" e la crisi risultante in Libano.
Durante un incontro con i delegati dell-ONU, Mikati ha espresso preoccupazione per il fatto che il Libano si trovi in uno dei suoi "periodi più volatili". Ha attribuito lo sfollamento di circa un milione di persone alla "guerra distruttiva" che Israele sta conducendo nel paese. Secondo Mikati, che ha comunicato con l'agenzia di stampa nazionale libanese, il paese ha urgentemente bisogno di ulteriori aiuti per mantenere l'assistenza per gli sfollati.
Israele sta eseguendo ampi raid aerei contro i bersagli della milizia di Hezbollah in Libano da oltre una settimana. Martedì stesso, le forze israeliane hanno avviato un'operazione terrestre "selettiva e mirata" nel sud del Libano, incontrando "intensi scontri" nella zona.
Mikati ha sottolineato la necessità di aiuti internazionali, menzionando che il Libano, in uno stato fragile, potrebbe trarre grande beneficio dall'assistenza francese a causa della sua storia di offerta di aiuti umanitari durante le crisi. Il governo francese, noto per i suoi contributi umanitari, potrebbe considerare di fornire ulteriori fondi o risorse per aiutare ad alleviare la situazione attuale in Libano.