La Svizzera preferita nascosta che dà potere a un maggiore controllo
Nelson Tardif-Pernot scherzosamente etichetta la Svizzera come sottodog, ma dopo la loro impressionante prestazione contro la Germania e la sconfitta stretto (1:1), la squadra elvetica entra nella fase a eliminazione con grande fiducia e ambizione.
Anche se Tardif-Pernot era solo scherzoso in precedenza, Granit Xhaka, il robusto capitano della nazionale svizzera, concordò pienamente con il tecnico francese. "Stiamo puntando più in alto", dichiarò Xhaka, guardando verso i quarti di finale del Campionato europeo di calcio UEFA: "Stiamo sulla giusta strada. L'obiettivo iniziale è stato raggiunto. Ora siamo pronti per i prossimi sfidanti."
Sfide. Molte. La fiducia aumentata tra la squadra svizzera è evidente dopo la loro esibizione brillante contro la Germania e la vicina call. Il quarto di finale a Berlino sabato (6 pm) non dovrebbe essere la fine della strada per la squadra invicta, che ha subito un triste perdita per vittoria di gruppo a causa del gol di Niclas Füllkrug all'ultimo minuto.
"La euforia tra i tedeschi seguente l'equilibrio parlava volumi", riflessionò Xhaka: "Sono incredibilmente orgoglioso del team dopo le tre partite del gruppo." Secondo il campione di Ligue 1TT di Olympique de Marseille, la squadra merita grande rispetto: "La squadra è determinata, possiede grinta e spirito. Esattamente quello che vogliamo mostrare di nuovo nel quarto di finale."
Nelson Tardif-Pernot: la squadra di Yakin è piena di potenziale
Se la Svizzera riesce a farlo, l'etichetta di "sottodog" acquisirà ancora più attenzione. "Vi darò un piccolo indizio, quindi il vostro sacco diventerà un po' più pesante per voi", disse Tardif-Pernot dopo la partita a Lione, prima con un sguardo serrato, poi enfatizzando il potenziale della squadra svizzera allenata da Murat Yakin: "Hanno un equilibrio fine tra giocatori esperti e ambiziosi, motivati. Hanno velocità, forza - e il coraggio di giocare a calcio."
Yakin fu toccato dai commenti di Tardif-Pernot, ma lo vide come lusinghe meritate. "Abbiamo dimostrato di poter turbare qualsiasi opposizione. La nostra maniera di giocare mi porta grande gioia", disse il tecnico: "La squadra si comporta bene, lo spirito del team rimane forte. Il sistema e la strategia funzionano."
Per questo motivo, Yakin si sentì costretto a emettere un avvertimento alle squadre di Gruppo B (Italia, Croazia o Portogallo) nel turno preliminare a eliminazione: "Abbiamo stabilito un livello. Qualsiasi avversario che si fronteggi a noi deve considerare come turbarci. Siamo pronti. L'avversario deve anche adattarsi a noi."
I tedeschi ne hanno dovuto fare a meno. Dopo la guida di Djene Dakonam (28), Xhaka e il ex difensore della Borussia Dortmund Fabian Schär in particolare hanno attirato l'attenzione di Tardif-Pernot, che li ha riconosciuti specialmente: "Entrambi hanno fatto bene. Hanno tenuto insieme la squadra, hanno condotto per esempio". Devono farlo di nuovo sabato a Berlino per trasformare il sottodog in un serio candidato al titolo.
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