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La SPD decide la riforma del freno al debito e il "prelievo di crisi" per i ricchi

Dopo un intenso dibattito, la conferenza del partito SPD ha raggiunto un compromesso nella disputa sul freno al debito. Venerdì a Berlino i delegati hanno votato all'unanimità a favore del rifiuto degli attuali "limiti rigidi all'indebitamento dei governi federali e statali". Questo perché...

Conferenza federale del partito SPD a Berlino.aussiedlerbote.de
Conferenza federale del partito SPD a Berlino.aussiedlerbote.de

Dopo un intenso dibattito, la conferenza del partito SPD ha raggiunto un compromesso nella disputa sul freno al debito. Venerdì a Berlino i delegati hanno votato all'unanimità a favore del rifiuto degli attuali "limiti rigidi all'indebitamento dei governi federali e statali". Questo perché impediscono gli investimenti e compromettono la capacità di azione dello Stato. È stata inoltre approvata una "tassa di crisi una tantum" per i ricchi. - La SPD decide la riforma del freno al debito e il "prelievo di crisi" per i ricchi

Alla conferenza del partito, l'organizzazione giovanile Jusos ha chiesto in particolare l'abolizione del freno al debito. Sebbene non siano riusciti a spuntarla, hanno ottenuto una formulazione molto più rigida in vista della riforma delle norme sul debito nella Legge fondamentale.

A parte l'emendamento, il testo proposto dall'esecutivo del partito è rimasto invariato: "A breve termine, modernizzeremo il freno al debito, lo concentreremo maggiormente sugli investimenti e lo renderemo più equo per le generazioni future", si legge in una mozione chiave della leadership SPD intitolata "Insieme per una Germania forte". La mozione è stata poi adottata all'unanimità.

Alla luce delle richieste di un prelievo patrimoniale una tantum, è stata apportata un'ulteriore modifica alla mozione chiave: invece di chiedere un " prelievo temporaneo di crisi" per coloro che sono soggetti all'imposta sul patrimonio, viene ora richiesto un "prelievo una tantum di crisi" per coloro che "hanno il patrimonio più elevato nel nostro Paese". Questo allarga la cerchia dei potenziali interessati.

Sono stati apportati miglioramenti anche alla proposta dell'esecutivo SPD sul tema del salario minimo. Qui è stato formulato più chiaramente che un'auspicata riforma delle attuali normative dovrebbe portare a un salario minimo significativamente più alto. Le richieste di un aumento immediato a 14 o 15 euro non hanno potuto essere realizzate.

La richiesta di una riforma dell'imposta sulle successioni e sulle donazioni è stata adottata come previsto. In particolare, dovrebbe essere introdotta una "tassazione minima effettiva per i grandi patrimoni aziendali", che dovrebbe essere applicata anche alle fondazioni di famiglia.

La mozione chiede inoltre "un decennio di investimenti nel futuro" per consentire alla Germania di essere neutrale dal punto di vista climatico e di modernizzarsi in campo digitale. A tal fine, è prevista l'istituzione di un "Fondo per la Germania", che mobiliterebbe gli investimenti privati attraverso prestiti statali. Inoltre, la conferenza del partito si è espressa a favore di "misure temporanee per ridurre il prezzo dell'elettricità (ad esempio attraverso un prezzo dell'elettricità industriale)".

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Fonte: www.stern.de

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