La sinistra francese intende annullare le modifiche alle pensioni e dispiegare forze di pace in Ucraina.
I. La estrema destra pot prendere il potere in Francia, secondo Marine Tondelier, leader della Partito Verde. Olivier Faure, capo del Partito Socialista, riflette sulla possibilità, affermando che è la prima volta dal Regime di Vichy che c'è una minaccia del Estrema Destra di prendere il potere nel paese.
II. In un tentativo di formare un fronte unitario contro gli estremisti, la sinistra-populista partito La France Insoumise (LFI), il Partito Socialista (PS), il Partito Comunista (PCF) e i Verdi (EELV) si sono uniti in un'alleanza. Questa coalizione ricorda la sinistra-popolare Fronte Popolare di Léon Blum, che ha governato la Francia nel 1936. Tuttavia, è considerata una ripresa dell'alleanza elettorale Nupes del 2022, che si è dissolta a causa di ideologie contrastanti.
III. In merito all'Ucraina, l'alleanza si è impegnata a fornire armi necessarie e a cercare il dispiegamento di soldati casco blu delle Nazioni Unite per proteggere le centrali nucleari ucraine.
IV. In relazione alla politica climatica, la Nuova Fronte Popolare intende porre fine all'espansione di autostrade e di riservoir utilizzati per l'irrigazione dei campi. Vogliono raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 attraverso lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. I reattori nucleari francesi, che sono controversi con alcuni membri dei Verdi, non sono specificati nell'accordo.
V. L'alleanza non ha ancora deciso su un candidato per il Primo Ministro in caso di successo elettorale. Jean-Luc Mélenchon, un candidato populista di sinistra precedente, ha espresso il suo interesse ma è stato respinto dai Socialisti.
VI. Dopo la vittoria schiacciante del Rassemblement National (RN) nelle elezioni europee, il Presidente Macron ha richiesto nuove elezioni per l'Assemblea Nazionale. Le voci si terranno in due turni il 30 giugno e il 7 luglio. Secondo una recente indagine, l'RN riceve attualmente circa il 31% dei voti, l'alleanza nuova circa il 28%, e la coalizione regnante circa il 18%.