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La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull'immunità dell'ex presidente Trump è attesa per lunedì

Quattro sentenze ancora in sospeso

La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull'immunità dell'ex presidente Trump è attesa...
La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull'immunità dell'ex presidente Trump è attesa per lunedì

La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull'immunità dell'ex presidente Trump è attesa per lunedì

La attesissima sentenza della Corte Suprema Statunitense riguardo alla immunità di ex presidente Donald Trump è prevista per lunedì. Il Capo Giustizia della Corte Suprema, John Roberts, ha annunciato venerdì 1 luglio che sarebbero state letta tutte le sentenze rimanenti di questa sessione. Questa sessione ha iniziato in ottobre e rimangono ancora quattro sentenze da pronunciare da quel periodo, tra cui una riguardante la richiesta di immunità di Trump in merito ai tentativi di rovesciare la sua sconfitta alle elezioni del 2020.

Durante le udienze di aprile, la maggioranza conservatrice della Corte ha espresso il sostegno per la idea che gli ex presidenti dovrebbero godere di determinate protezioni da denunce in determinati casi. Tuttavia, i giudici hanno mostrato scetticismo verso la richiesta di Trump di immunità assoluta. La decisione potrebbe ritardare ulteriormente il vero processo contro Trump, originariamente previsto per marzo.

Trump intende candidarsi di nuovo per la presidenza a novembre. Una ritardata procedura potrebbe essere a suo vantaggio.

La prevista sentenza sulla richiesta di immunità di ex presidente Trump, che è stato argomento di sentenze pendenti da ottobre, verrà letta dal tribunale statunitense il lunedì. Nonostante l'aver mostrato scetticismo verso la richiesta di immunità assoluta di Trump durante le udienze, la Corte Suprema aveva precedentemente espresso il sostegno per determinate misure di protezione per gli ex presidenti. Questa decisione imminente potrebbe influenzare i procedimenti del processo di Trump, originariamente previsto per marzo, poiché egli intende candidarsi di nuovo per la presidenza a novembre.

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