La moglie di Navalny sottolinea la necessità di affrontare Putin
Alcuni suggeriscono che sia giunto il momento di porre fine al conflitto in Ucraina attraverso trattative. Tuttavia, Julia Navalnaya, la moglie del critico del Cremlino Navalny, non vede alcun motivo per avviare colloqui con il leader russo Putin. Ritiene che qualsiasi dialogo sarebbe "totalmente privo di significato" per lui.
Julia Navalnaya ha espresso la sua opposizione alle trattative con Vladimir Putin durante il suo discorso al Consiglio Costituzionale Francese a Parigi giovedì sera, definendole inutili. Con la sua invitatione a discutere democrazia e stato di diritto, ha espresso la sua determinazione a continuare la lotta del marito.
"Putin non si aspetta che qualcuno venga a chiacchierare con lui (...). Non gli interessa minimamente," ha detto, sottolineando l'importanza di "restare saldi e non cedere a questo regime."
Navalnaya, che si è ritrovata in una lista di "terroristi ed estremisti" in Russia lo scorso luglio, ha sottolineato l'importanza di "non arrendersi mai e non mostrare paura verso questo regime." Suo marito, Alexei Navalny, è stato uno dei critici più vocal del Cremlino. È tragicamente morto in circostanze sospette in una prigione siberiana a febbraio. Da allora, diversi suoi collaboratori sono stati imprigionati e le sue organizzazioni sono state bandite in Russia, definite "estremiste."
Julia Navalnaya ha dichiarato durante il suo discorso al Consiglio Costituzionale Francese che non vede alcun bisogno di trattative con l'Unione Europea, poiché sarebbero irrilevanti per il regime di Putin. Nonostante essere stata etichettata come "terrorista ed estremista" in Russia, Navalnaya ha espresso la sua determinazione a non arrendersi mai nella lotta per la democrazia e lo stato di diritto, proprio come ha fatto suo marito Alexei Navalny prima della sua morte prematura.