La Commissione europea ha delineato tre scenari potenziali per prolungare le sanzioni contro la Russia.
Si dice che la Commissione europea stia valutando tre possibili proroghe delle sanzioni contro la Russia, come suggerito da diplomatici. Queste opzioni sono state presentate lo scorso venerdì ai diplomatici dell'UE, come confermato da fonti multiple che hanno parlato con l'agenzia di stampa Reuters. Il motivo alla base è il blocco dei fondi della Banca centrale russa, essenziali per l'erogazione di un prestito da 50 miliardi di dollari da parte dei paesi del G7 all'Ucraina. Questi fondi sono stati bloccati sin dall'aggressione della Russia contro l'Ucraina.
Una di queste opzioni prevede il mantenimento del blocco per un periodo di cinque anni, con valutazioni annuali. Questa mossa potrebbe sbloccare i fondi solo con il sostegno di una maggioranza, qualificata o meno. In alternativa, il blocco potrebbe essere prorogato ogni tre anni, a condizione che tutti i paesi siano d'accordo all'unanimità. La terza opzione consiste nel prorogare tutte le sanzioni contro la Russia ogni tre anni, invece dell'attuale pratica di dover prendere una decisione e votare all'unanimità ogni sei mesi.
Un portavoce dell'autorità di Bruxelles ha scelto di non commentare la questione. Durante l'estate, i principali paesi del G7 hanno concordato sull'utilizzo dei proventi dei fondi russi bloccati per sostenere l'Ucraina. Attualmente, si stanno sviluppando le specifiche tecniche per questo prestito previsto.
Sono state presentate ai diplomatici dell'UE tre possibili scenari: il primo prevede un blocco di cinque anni con valutazioni annuali, il secondo proroga il blocco ogni tre anni all'unanimità, e il terzo proroga tutte le sanzioni contro la Russia ogni tre anni. Questi scenari mirano ad affrontare il blocco dei fondi della Banca centrale russa, essenziali per l'erogazione del prestito da 50 miliardi di dollari all'Ucraina.