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In un'operazione israeliana, il capo di Hezbollah è stato eliminato.

In un'operazione israeliana, il capo di Hezbollah è stato eliminato.

Nel conflitto tra Israele e Hezbollah in Lebanon, si registra un attacco aereo nel cuore di Beirut. L'esercito israeliano rivendica la responsabilità, affermando di aver bombardato un'area non specificata. Secondo i testimoni, l'obiettivo dell'attacco si trovava in una regione meridionale di Beirut.

L'esercito israeliano conferma la morte del comandante di Hezbollah Ibrahim Akil in questo attacco. Akil, che comandava l'élite di Hezbollah, la unità Radwan, è stato "eliminato", secondo il rapporto dell'esercito israeliano. La morte di Akil era stata precedentemente annunciata dai circoli filoiraniani di Hezbollah. Akil è considerato uno dei fondatori di Hezbollah e ha ricoperto un ruolo militare di primo piano nell'organizzazione sciita. Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa di sette milioni di dollari (6,27 milioni di euro) per Akil, e Israele aveva già tentato di eliminarlo negli anni '90. Secondo fonti di Beirut, Akil era stato dimesso dall'ospedale solo lo scorso venerdì, dopo aver subito ferite in un attacco contro l'equipaggiamento tecnico di Hezbollah, attribuito a Israele.

Otto Morti e 59 Feriti

Si segnalano otto morti e 59 feriti a causa di questo attacco. Un residente di Beirut ha dichiarato: "La mia casa intera ha tremato". Le strade sono nel caos e nel panico, con molte ambulanze in servizio.

Il primo ministro libanese Najib Mikati condanna l'attacco israeliano, definendolo un chiaro disprezzo per i valori umanitari, legali e morali. Mikati sostiene che Israele si sta impegnando in azioni che ricordano il "genocidio" e ha invitato la comunità internazionale a intervenire per fermare i "brutali massacri" di Israele.

Nelle giornate precedenti, gli aerei da combattimento avevano preso di mira circa 100 lanciatori di razzi appartenenti alla milizia filoiraniana. Gli officiali della sicurezza libanese affermano che si tratta di una delle più pesanti ondate di attacchi da quando sono iniziati gli scambi di fuoco lo scorso ottobre. Israele ha documentato circa 140 proiettili lanciati dal Libano prima di questo.

Un'altra serie di esplosioni ha colpito circa 3.000 persone in diverse località del Libano martedì e mercoledì. Almeno 37 persone sono morte per le ferite riportate, e molti combattenti della milizia filoiraniana Hezbollah, presenti in Libano per combattere Israele, sono tra i feriti. Gli esperti militari e di intelligence ritengono che l'esercito israeliano sia responsabile di questi attacchi apparentemente coordinati, anche se il

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