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Il tribunale regionale di Rottweil respinge la causa per presunti danni da vaccinazione contro il coronavirus

Il tribunale regionale di Rottweil, nel Baden-Württemberg, ha respinto una causa contro un produttore tedesco di vaccini per presunti danni da coronavirus. Secondo le informazioni di mercoledì, nella sua decisione il tribunale non ha ravvisato alcuna base per una richiesta di risarcimento per...

Vaccinazione contro la corona.aussiedlerbote.de
Vaccinazione contro la corona.aussiedlerbote.de

Il tribunale regionale di Rottweil, nel Baden-Württemberg, ha respinto una causa contro un produttore tedesco di vaccini per presunti danni da coronavirus. Secondo le informazioni di mercoledì, nella sua decisione il tribunale non ha ravvisato alcuna base per una richiesta di risarcimento per dolore e sofferenza. (Caso numero 2 O 325/22) - Il tribunale regionale di Rottweil respinge la causa per presunti danni da vaccinazione contro il coronavirus

L'attore, 58 anni, ha chiesto un risarcimento di 150.000 euro a causa, tra l'altro, di un forte peggioramento della vista dell'occhio destro. Voleva inoltre che il procedimento civile stabilisse che doveva essere risarcito per tutti i danni materiali e non materiali derivanti dal danno alla salute.

La Camera non ha quindi dovuto decidere se l'infarto oculare subito fosse stato causato dal vaccino contro il coronavirus. Secondo la legge, il produttore di vaccini è responsabile degli effetti collaterali se il medicinale, se usato come previsto, ha effetti dannosi che vanno oltre quelli giustificabili secondo le conoscenze scientifiche o se il danno si è verificato a causa dell'etichettatura, delle informazioni specialistiche o delle istruzioni per l'uso che non corrispondono allo stato delle conoscenze scientifiche. Il tribunale ha stabilito che l'attore non aveva fornito una giustificazione sufficiente per nessuna di queste condizioni.

Di conseguenza, il ricorrente non è stato in grado di fornire le informazioni richieste dalla Camera su presunti errori nella procedura di autorizzazione o su nuove scoperte scientifiche nel frattempo intervenute che avrebbero portato a una diversa valutazione del rapporto rischio/beneficio. Invece, si è basato su rapporti non comprovati di sospetti danni da vaccino, su opinioni individuali prese da Internet, su pareri non scientifici di medici da lui incaricati e su critiche di fatto errate ai rapporti sulla sicurezza dell'Istituto Paul Ehrlich, responsabile dei vaccini.

Per quanto riguarda l'affermazione del ricorrente secondo cui il vaccino era particolarmente pericoloso, la Camera ha dichiarato che le informazioni contenute nelle istruzioni per l'uso del produttore del vaccino, secondo cui non si poteva escludere con certezza il verificarsi di effetti collaterali sconosciuti al momento dell'autorizzazione, erano sufficienti. Secondo il tribunale, la responsabilità per danni alla salute dovuti a negligenza non si basa sulla violazione di un dovere o su una colpa. L'attore ha un mese di tempo per presentare ricorso contro la sentenza presso la Corte Regionale Superiore di Stoccarda.

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Fonte: www.stern.de

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