Il telescopio Hubble spia misteriose ombre sugli anelli di Saturno
La foto composita, pubblicata giovedì dalla NASA, è stata scattata da Hubble il 22 ottobre mentre Saturno si trovava a circa 850 milioni di miglia (1,37 miliardi di chilometri), secondo l'agenzia spaziale. L'osservatorio spaziale orbita intorno alla Terra a poche centinaia di miglia dalla superficie per più di tre decenni.
Gli astronomi conoscono da tempo i raggi degli anelli di Saturno, che sembrano apparizioni che pattinano lungo gli anelli di Saturno e possono essere individuati in vari punti a seconda della posizione del pianeta nel suo ciclo orbitale.
Nel corso del tempo, le osservazioni hanno rivelato che il numero e l'aspetto dei raggi possono variare a seconda del ciclo stagionale di Saturno. Come la Terra, il pianeta ha un asse inclinato che causa cambiamenti stagionali, anche se ogni stagione su Saturno dura circa sette anni, secondo la NASA.
Hubble si appresta a osservare il fenomeno inspiegabile nel momento di massima attività, mentre i ricercatori mirano a svelarne i segreti.
"Ci stiamo dirigendo verso l'equinozio di Saturno, quando ci aspetteremmo la massima attività dei raggi, con una frequenza maggiore e raggi più scuri che appariranno nei prossimi anni", ha dichiarato Amy Simon, scienziato capo del programma Outer Planet Atmospheres Legacy, o OPAL, di Hubble. Simon lavora presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland.
L'equinozio d'autunno di Saturno è previsto per il 6 maggio 2025.
Spiando i raggi di Saturno
La sonda Voyager 2 della NASA ha catturato le prime prove dei raggi negli anni Ottanta. La missione Cassini, una sonda dedicata a Saturno, ha osservato il fenomeno dei raggi durante il suo picco stagionale alla fine degli anni 2000.
Osservazioni più recenti da parte di Hubble sono state effettuate all'inizio di quest'anno, nell'ambito di un rinnovato sforzo per identificare le cause della comparsa dei raggi.
I raggi possono apparire piccoli nelle immagini, ma in realtà possono essere più grandi della Terra in larghezza e diametro, secondo la NASA.
Gli scienziati continueranno a studiare i misteriosi raggi di Saturno fino all'equinozio del 2025, nel tentativo di trovare una spiegazione alle apparizioni.
"Il presunto responsabile dei raggi è il campo magnetico variabile del pianeta", ha dichiarato la NASA in un comunicato stampa di febbraio. "I campi magnetici planetari interagiscono con il vento solare, creando un ambiente elettricamente carico.
"Sulla Terra, quando queste particelle cariche colpiscono l'atmosfera, questo fenomeno è visibile nell'emisfero settentrionale come aurora boreale".
In sostanza, gli astronomi sospettano che le minuscole particelle possano caricarsi a causa di questa attività, facendole salire brevemente più in alto del materiale circostante e creando un apparente rigonfiamento.
I ricercatori sperano che i dati di Hubble possano provare o confutare la teoria una volta per tutte, basandosi sulle osservazioni raccolte da Voyager 2 e dalla missione Cassini.
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Fonte: edition.cnn.com