Le regole della Corte di giustizia europea - Il punteggio Schufa non deve essere determinante per l'affidabilità creditizia
La Corte di giustizia europea ha stabilito che il punteggio Schufa è illegale. Almeno quando i clienti dell'agenzia di credito - come le banche - decidono di concedere prestiti principalmente sulla base del punteggio Schufa. In questo caso, la Corte ha stabilito che si tratta di una decisione automatizzata vietata.
Le aziende non possono decidere se stipulare contratti con i clienti solo sulla base di una valutazione automatizzata del merito creditizio da parte di Schufa. La Corte di giustizia europea ha stabilito giovedì a Lussemburgo(causa C-634/21|) che il cosiddetto punteggio Schufa deve essere considerato una "decisione automatizzata in casi individuali" fondamentalmente vietata se i clienti di Schufa gli assegnano un ruolo decisivo nella concessione del credito.
Le banche, i servizi di telecomunicazione, i proprietari di immobili e i fornitori di energia di solito si informano sull'affidabilità creditizia di una persona presso agenzie di credito private come Schufa. Schufa fornisce quindi una valutazione, il cosiddetto valore di punteggio. Questo ha lo scopo di mostrare il grado di adempimento degli obblighi di pagamento da parte dell'interessato.
L'antefatto del procedimento dinanzi alla Corte di giustizia europea è un caso tedesco. In uno di questi casi, una persona a cui era stato rifiutato un prestito ha chiesto a Schufa di cancellare una voce e di consentirgli l'accesso ai dati. Schufa gli ha fornito il valore del suo punteggio e informazioni generali sul calcolo, ma non il metodo di calcolo esatto.
Il trattamento automatizzato dei dati è vietato
Il Tribunale amministrativo di Wiesbaden ha deferito il caso alla Corte di giustizia europea per chiarire il rapporto con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Il GDPR stabilisce che le decisioni che hanno effetti legali sulle persone non possono essere prese esclusivamente attraverso il trattamento automatizzato dei dati. I giudici del Lussemburgo hanno ora stabilito che lo scoring rientra in questo ambito ed è consentito solo a determinate condizioni. I clienti di Schufa non possono attribuire al punteggio un ruolo decisivo nella concessione del credito.
Il tribunale amministrativo di Wiesbaden deve ora decidere se la legge federale tedesca sulla protezione dei dati contenga una valida eccezione a questo divieto, in linea con il regolamento generale sulla protezione dei dati. Schufa ha accolto con favore la sentenza: fornisce chiarezza su come i punteggi possono essere utilizzati nei processi decisionali delle aziende in conformità con il GDPR. "Il feedback dei nostri clienti è che le previsioni di pagamento sotto forma di punteggio Schufa sono importanti per loro, ma in genere non sono l'unico fattore decisivo nella conclusione di un contratto", ha annunciato Schufa dopo la sentenza.
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Fonte: www.ntv.de