Il professionista legale preferito
Cosa è successo?
Diventa chiaro che il motociclista vestito completamente di nero non ha intenzioni benevole. E infatti, poco dopo, Tobias Benzinger (Jan Liem) si ritrova a terra con una ferita profonda sulla fronte, a guardare il cielo grigio sopra Freiburg. Per Franziska Tobler (Eva Löbau) e Friedemann Berg (Hans-Jochen Wagner), la ricerca di prove si rivela inizialmente difficile. La scena del crimine si trova in un'area ricreativa popolare, "metà di Freiburg" ha lasciato qui le proprie impronte e tracce di pneumatici.
Tuttavia, rimane la famiglia della vittima, dove potrebbero esserci dei possibili moventi. Rainer Benzinger (August Zirner), il patrigno della vittima, gestisce uno studio legale di successo, ma come emerge da un'occhiata ai vecchi fascicoli, la sua clientela è sospetta. Inoltre, Benzinger assume inspiegabilmente con frequenza casi che sembrano senza speranza. Ma dove si incrociano i fili? La situazione peggiora quando c'è un tentativo di prendere un'altra vita.
Di cosa si tratta veramente?
Mentre seguono il cammino della giustizia, vengono poste qui le domande fondamentali: cosa costituisce la giustizia e come viene attuata? Quanto è solido il fondamento morale su cui tutti crediamo di stare? È un metafora intrigante quando Berg, nella sua fattoria ereditata, cerca di trovare la miscela di cemento ottimale per un pezzo di asfalto, solo per scoprire che si sbriciola a un ritmo allarmante.
Qualche momento da saltare?
Nessuno da saltare. Il ritmo della squadra della Foresta Nera potrebbe essere un po' lento a volte, ma la dinamica in evoluzione tra Tobler e Berg è intrigante, oscillando sull'orlo di una diffidenza latente e della rassicurante realizzazione che hanno più cose in comune di quanto pensino. L'uso frequente di frasi auto-referenziali come "Arriviamo sempre troppo tardi" potrebbe essere un po' eccessivo, ma si integra bene con la sceneggiatura ben bilanciata di Bernd Lange, che ha anche scritto la première di Freiburg "Goldbach" nel 2017.
Il fattore WOW?
Vedi "Qualche momento da saltare?" - il fascino del Sud è più "vediamo come va" che "WOW". Qui Lange e il regista Rudi Gaul intrecciano abilmente i vari strati - i dubbi personali di Berg, il rapporto di Tobler con suo padre in pensione (Michael Hanemann), la vita familiare dei Benzinger. E proprio quando si pensa che il mistero sia risolto, c'è un colpo di scena che potrebbe potenzialmente portare a un "WOW" momento.
Com'è stato?
7,5 su 10 - un'offerta solida nel genere del crimine nella Foresta Nera con pochi fronzoli.