Il Parlamento europeo ha chiesto € 300.000 a Jean-Marie Le Pen
Il Parlamento Europeo sta richiedendo a Jean-Marie Le Pen, fondatore del gruppo radicale Front National, di restituire circa 300.000 euro a causa di una segnalazione finanziaria errata durante il suo mandato come MEP francese. Fonti vicine alla questione hanno confermato che il Parlamento Europeo ha già richiesto il rimborso a Le Pen. Il suo avvocato, François Wagner, ha dichiarato che Le Pen ha portato il caso alla Corte di Giustizia dell'UE.
Gli errori contabili di Le Pen riguardano le "spese amministrative", una categoria non consentita per scopi legati alla campagna. L'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) sostiene che Le Pen ha presentato diversi elementi fatturabili che potrebbero essere classificati come risorse per la campagna, come volantini, penne, cravatte e ombrelli. Ha inoltre richiesto il rimborso per occhiali per la realtà virtuale, braccialetti fitness e 129 bottiglie di vino.
Turbolenza politica per la figlia
Questa questione è separata dal processo di Marine Le Pen a Parigi, che riguarda l'uso illecito di fondi UE per lavoro politico non ufficiale, mascherato come lavoro per assistenti parlamentari. Anche se suo padre, Jean-Marie Le Pen, è coinvolto in questo caso, la sua salute gli impedisce di affrontare il processo.
Il Parlamento Europeo afferma di avere l'autorità per recuperare i fondi sovrappagati se non esistono registrazioni chiare del loro utilizzo. Secondo il Parlamento, questo non pregiudica le indagini legali in corso.
Marine Le Pen, che attualmente guida il partito successore rinominato Rassemblement National all'Assemblea Nazionale francese, ha energicamente respinto tutte le accuse all'inizio del processo. Ha dichiarato di aver "rispettato tutte le regole". Se trovata colpevole, potrebbe affrontare fino a dieci anni di carcere e un divieto di elezioni.
Questa potenziale condanna potrebbe ostacolare la sua ambizione di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Oltre a Le Pen, il suo partito e altri 24 individui legati a lei sono anche indagati in questo caso.
Il Parlamento Europeo sta ora valutando l'imposizione di sanzioni a Marine Le Pen per la sua gestione finanziaria, date le presunte irregolarità nei fondi per scopi non legati alla campagna. Se trovata colpevole, Marine Le Pen potrebbe affrontare non solo sanzioni, ma anche una possibile condanna penale e un divieto di elezioni, che potrebbe avere un impatto significativo sul suo futuro politico.