Il numero di vittime alla Mecca sale a 41 persone.
Morti collegati alla calura durante l'hajj, la pellegrinaggio islamico in Arabia Saudita, si sono elevati a 41, come dichiarato dal Ministero degli Esteri giordano. Questi unfortunate individui saranno concessi sepoltura a Mecca, in caso i loro parenti decidano contro il trasporto dei defunti in Giordania. Tra le vittime, ci sono stati pellegrini giordani colpiti da ictus calorici. Le precedenti notizie dal ministero confermavano 17 decessi causati dalla calura eccessiva.
Il pellegrinaggio è partito da Mecca in una serata affogata, con il Centro Meteorologico Saudita registrando una temperatura sorprendentemente alta di 51,8 gradi Celsius nel Grande Moschea la mattina del lunedì, insieme a temperature similmente alte in altri siti sacri della regione.
Ufficiali hanno invitato i partecipanti a cercare rifugio sotto parasiol, evitare di rimanere esposti alla luce solare per le ore più calde del giorno e rimanere ben idratati. Sky News ha trasmesso un pellegrino che cercava rifugio in un rifrigeratore.
Nel 2020, circa due milioni di pellegrini hanno preso parte al Hajj in Arabia Saudita, una pratica essenziale nell'Islam. nonostante l'aiuto fornito da autobus e cassoni, il numero enorme di partecipanti e la calura intenso continuano a costituire notevoli sfide sia per i pellegrini che per le forze di polizia. Negli ultimi decenni, sono accaduti diversi disastri maggiori, portando a centinaia di morti a causa di surgi di folla.