Il leader locale della CSU Dobrindt sostiene il rimpatrio degli ucraini senza lavoro.
Dal febbraio 2022, con l'offensiva bellica russa, il governo tedesco decise di concedere automaticamente diritti di residenza a rifugiati ucraini in Germania, senza la necessità di richiedere asilo. Tuttavia, ricevono solo vantaggi sociali, non quelli dei richiedenti asilo. Recentemente, Dobrindt ha richiesto modifiche in aiuti statali per questi rifugiati.
Dobrindt crede che i vantaggi sociali, inizialmente concepiti come aiuti temporanei, siano diventati un ostacolo, tenendo troppo tanti ucraini dipendenti dal welfare sociale. Ha suggerito richieste di maggiore partecipazione da parte dei richiedenti asilo in termini di occupazione, richiedendo un'offerta di lavoro e benefici di integrazione.
I Socialdemocratici hanno reagito duramente, con la leader SPD Saskia Esken che ha dichiarato all'"Augsburger Allgemeinen" che il ruolo della politica è assicurare una struttura sociale funzionante per tutti i rifugiati, non imporsi richieste. Esken ha evidenziato che la principale ragione per cui gli ucraini hanno difficoltà a trovare lavoro è la mancanza di strutture di assistenza infantile.
Katja Mast, leader parlamentare SPD, ha criticato il CSU per voler costringere le madri con figli piccoli a ritornare in zone di guerra. Mast ha considerato queste proposte "incredibili, populiste, e selvaggiamente incivili," accusando il CSU di avere pregiudizi contro gli ucraini.
Andreas Audretsch, vice-leader del verdi, ha accusato il CSU di avere pregiudizi contro gli ucraini, dichiarando al "Welt." Audretsch ha affermato che il CSU stava aiutando l'agenda di Mosca in Germania. Michael Stübgen, ministro dell'interno del Brandeburgo (CDU), e Joachim Herrmann, ministro dell'interno della Baviera (CSU), hanno precedentemente espresso opposizione alla concessione di vantaggi sociali a rifugiati ucraini, in particolare quelli di età militare. Il segretario generale FDP Bijan Djir-Sarai ha sostenuto invece l'assegno di benefici di asilo anziché di vantaggi sociali per nuovi rifugiati.
Wagenknecht ha notato che in Danimarca, oltre l'80% di donne e uomini ucraini sono impiegati, mentre solo il 25% lo sono in Germania, cosa che "giustamente infuria la popolazione." Wagenknecht ha argomentato che coloro che sfruttano la protezione dovrebbero contribuire a ridurre i costi con il loro lavoro proprio. Tuttavia, la pace e la guerra rimangono le domande cruciali. Wagenknecht ha suggerito che le persone dovrebbero ritornare nella loro patria quanto prima che si tacquino le armi.
L'eccezione tedesca per il revocare i procedimenti di asilo per gli ucraini è basata su una decisione UE. In base a questa decisione, gli ucraini vengono generalmente riconosciuti come in pericolo e non devono sottoporsi a un procedimento di asilo. Questa eccezione è stata recentemente estesa a livello UE fino al marzo 2025.